Scavalcati i docenti del Nord. La Lega se la prende con il Quirinale e l’ex-ministro Carrozza

Aggiornamenti delle graduatorie con stravolgimenti di posizioni.

È quanto sostiene la Lega in un suo comunicato, con il quale non nasconde nemmeno la critica al Capo dello Stato.

«Una bella fetta delle immissioni in ruolo di insegnanti autorizzate dal ministero andrà a docenti del Sud. Ma il dramma che stanno vivendo tanti insegnanti scavalcati del Nord non è casuale.

È figlio infatti dello stop a suo tempo imposto dal Quirinale al congelamento delle graduatorie in attesa della riforma del reclutamento, contenuto in un nostro emendamento che aveva già ottenuto il via libera del Senato oltre che della commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama (nulla quindi di “anticostituzionale”).

Ha completato la “frittata” l’accordo del ministro Carrozza con i sindacati per stravolgere un altro provvedimento da noi fortemente voluto: il vincolo di permanenza di 5 anni nella provincia di prima nomina in ruolo, ora ridotto a 3».

L’ex senatore Mario Pittoni, nella scorsa legislatura capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato, ha le idee chiare sulla questione dei docenti scavalcati nelle graduatorie dai meridionali, grazie ai loro “superpunteggi”.

«Da questa spirale – spiega Pittoni – si esce solo regionalizzando il sistema. Una nostra proposta è depositata dalla passata legislatura. Il meccanismo che proponiamo può fungere da “calmiere” agli spostamenti dalle zone con meno opportunità di lavoro ma valutazioni “generose”, a quelle con più posti disponibili ma maggiore rigore nei voti, evitando che candidati valutati con manica larga in altre realtà possano scavalcare chi effettivamente merita“.

Secondo l’esponente leghista una delle cause dei punteggi generosi derverebbe da corsi di aggiornamento on line o da servizi di supplenza presso scuole private.