Saranno dimezzati i 150 mila posti per l’assunzione dei precari?

Non potranno esserci 150 mila posti per le immissioni in ruolo dei prossimi tre anni, perché non vi potranno essere altrettanti posti vacanti da coprire. Stando almeno al disegno di legge per la finanziaria 2007.

Le ragioni si traggono dalla relazione tecnica.

Scompaiono dall’organico quei 42 mila (41.942) posti di docente di cui la relazione tecnica, come abbiamo visto, fornisce inequivocabili dettagli. Il taglio riduce il numero di posti vacanti.

Ma quanti sono i posti di docente oggi vacanti e quanti ne prevede per pensionamento la relazione tecnica?

Dopo le immissioni in ruolo del settembre scorso di 20 mila docenti per effetto dei decreti Moratti, sono rimasti vacanti 42.461 posti di insegnante.

La relazione tecnica (pag. 355) prevede per il settembre 2007 che, per effetto di pensionamenti, si rendano vacanti 23.417 posti; per il 2008, sempre per pensionamento, ne prevede vacanti altri 23.962; nel 2009, infine, prevede che i pensionamenti liberino 26.864 posti.

Da oggi al 2009 la relazione tecnica prevede che i posti di docente vacanti siano, dunque, complessivamente 116.704.

Ma da questi posti occorrerà togliere i 41.942 posti soppressi.

Rimarranno alla fine, vacanti e disponibili, 74.762, poco meno della metà di quelli programmati e attesi, pari a circa la metà dei 150 mila programmati per le assunzioni.

Il problema non si dovrebbe porre invece per il personale Ata per il quale attualmente vi sono circa 75 mila posti vacanti, a cui si aggiungeranno per pensionamento (pag. 357) nei tre anni altri 20 mila posti (19.993 secondo la relazione tecnica). Nonostante la soppressione di 8 mila posti, rimarranno disponibili circa 87 mila posti, ampiamente sufficienti per consentire di assumere 20 mila Ata e, come chiedono i sindacati, almeno altri 60 mila in più.