Studenti contro il governo: alla Sapienza scontri per un convegno con FdI. Bernini: ‘Libertà di parola non è strada a senso unico’

“Fuori i fascisti dalla Sapienza”. Questa lo slogan che capeggiava su diversi striscioni esposti lo scorso 25 ottobre da alcuni manifestati dell’ateneo romano. In totale, secondo quanto riporta Ansa, erano circa una cinquantina i giovani che davanti alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università Sapienza di Roma, hanno esposto striscioni. Un manifestante ha brandito un’asta contro gli agenti e darebbe stato identificato. La sua posizione è ora al vaglio della Polizia. A scatenare la contestazione da parte degli studenti un convegno alla presenza di alcuni rappresentanti del governo.

L’atteggiamento dell’amministrazione è a dir poco vergognoso: in un’università in cui mancano spazi, con tasse sempre più alte e barriere economiche per gli studenti degli strati popolari, Sapienza pensa ad organizzare convegni con esponenti di governo, pro-vita e antiabortisti – dichiara il Fronte di Gioventù Comunista –. Un’università che manganella gli studenti e srotola il tappeto rosso ai reazionari è un’università che si schiera apertamente a favore della repressione e della reazione. E’ evidente che per l’amministrazione attuale, che non si è risparmiata neanche di fare i complimenti a Giorgia Meloni per la sua elezione, queste siano le priorità. Inammissibile e vergognoso: Sapienza condanni immediatamente ciò che è successo“.  

“L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee”, ha dichiarato la rettrice dell’Università Sapienza, Antonella Polimeni.

Non si è fatta attendere la presa di posizione della neo ministra dell’Università, Anna Maria Bernini: “La libertà di parola non è una strada a senso unico. Chi inibisce la manifestazione del pensiero altrui non comunica, prevarica. Quanto accaduto all’Università Sapienza è esattamente ciò che non dovrebbe accadere in alcun contesto e ancor meno nei luoghi del sapere dove si coltivano i valori della libertà, del confronto, del dialogo. Gli Atenei, le aule, devono essere spazi di formazione e costruzione. Esprimo il mio sostegno al Rettore, professoressa Antonella Polimeni, e l’incoraggiamento a tutti gli studenti a coltivare e a difendere le proprie idee con la forza della parola, non dell’aggressività. Questo è il senso del vivere civile ed è il messaggio più importante che tutti insieme dobbiamo contribuire a diffondere”.

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