Rumon, il film prodotto dai ragazzi del Rossellini in piena pandemia

di Anna Maria De Luca

“Per i nostri ragazzi, stasera, è come vincere l’Oscar”, commenta la dirigente scolastica del Rossellini, Maria Teresa Marano,  alla prima del film Rumon. In piena pandemia, gli allievi della sua scuola hanno realizzato un film di 110 minuti, girando sia in inverno che in estate, nel rispetto delle regole Covid. Mentre le altre scuole restavano chiuse, il cine – tv Rossellini produceva: imparare facendo. Il film ha vinto il bando Visioni fuori Luogo nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero dell’istruzione (Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione) e dal Ministero della Cultura-Direzione generale cinema e audiovisivo, per la promozione delle attività di educazione all’immagine e alla cultura cinematografica nelle scuole.  E cosi quest’anno, i ragazzi del Rossellini partecipano alla Festa del Cinema non più solo per riprenderla:  sono diventati, con i loro professori, Evento Speciale. 

La prima – il 22 ottobre nello Spazio Rossellini in Via della Vasca Navale, a Roma – è stata aperta dei ragazzi dall’orchestra del Conservatorio Cherubini di Firenze che hanno eseguito live alcuni brani della colonna sonora del film da loro composti. Spiega a Tuttoscuola Gianni Russo, ideatore della storia: “Raccontare un pezzo di Roma fuori dal centro storico, tra suggestioni, bellezza ed emozioni. E inserirci l’umanità e il cuore di Roma. In piena pandemia, realizzare il film è stata l’opportunità di cogliere al meglio un periodo tanto particolare. Una grande opportunità per i nostri ragazzi”.

La realizzazione. Rumon è stato interamente realizzato da uno staff tecnico artistico di studenti e professori del Cine-Tv Roberto Rossellini. Sceneggiatura e regia dei professori Enzo Civitareale  e Luciangela Gatto, direttore della fotografia  Massimo Franchi, al montaggio Clemente Sablone. Attori: Antonella Ponziani, Giorgio Colangeli, Massimiliano Pazzaglia, Libero Renzi, Annalisa Cristiani, Ibrahim Samoura Luca Arseni, Angelo Broccoli. Organizzatrice generale Silvia Cifani, responsabile di Produzione Maria Teresa Marano.

La storia. Il film (110 minuti) racconta le vicende di quattro ragazzi che frequentano il Rossellini:  Stefano appassionato di cinema, Omar un nordafricano in cerca di una vita migliore, Silvia una ragazza in crisi e Massimo che prova a trasformare la sua passione in una impresa. Quattro storie che sono il pretesto per raccontare la vita che scorre accanto al fiume Tevere, da Roma alla sua foce, mettendo in evidenza la tortuosità dei comportamenti sulle sue rive, contrapposta al suo fluire calmo e immutato, come a ricordarci che la lotta per la sopravvivenza è il nostro modo di andare dritti seguendo la nostra natura e i nostri sogni. Il fiume è il protagonista principale, ripreso in tutte le sue declinazioni ed incarnato da un personaggio fantastico, un ragazzo invisibile al mondo ordinario. Attraverso il suo sguardo, la memoria del passato che il fiume porta in sé (filmati d’epoca). E sarà il fiume a far incontrare i ragazzi per aiutarli a credere nei loro sogni. Un film che, raccontando anche momenti drammatici della vita della città e dei protagonisti, regala una speranza, un sorriso, la voglia di guardare avanti: l’importante è avere un sogno. E crederci. Notevole anche la scelta di mettere in contrasto gli schermi del cinema con quelli delle app dove gli adolescenti si lanciano in performance più o meno varie: il film non giudica, comprende, e spinge a guardare oltre.

Il valore pedagogico.  Realizzato quasi esclusivamente con le attrezzature tecniche in dotazione alla scuola,  tutti i ruoli della troupe cinematografica, a esclusione di quelli di Capo-dipartimento svolti dai docenti, sono stati affidati agli studenti che hanno così potuto dimostrare ed arricchire le proprie conoscenze, capacità e competenze. Il risultato ottenuto è quindi il frutto di un innovativo laboratorio creativo che ha coniugato attivamente il sapere e il saper fare, affrontando gli ostacoli e le sfide produttive con coraggio, costanza e determinazione. A ciò si aggiunge il fatto che sia stato prodotto e realizzato in piena pandemia: una testimonianza di resilienza e rinascita della scuola come luogo e istituzione ma anche del territorio che, nonostante le criticità che lo contraddistinguono, ha supportato i ragazzi. L’VIII Municipio, le associazioni sportive, culturali e ricreative – dalla Lipu,  Lega Italiana Protezione Uccelli, al Circolo Canottieri RAI a Doppio zero, da Acqua Egeria a Cameratech SRL Roma  fino  all’associazione Calcio Sociale Corviale – la polizia municipale hanno infatti aiutato il Rossellini ad affrontare e superare le difficoltà logistiche e gli ostacoli legati alle chiusure cautelative. 

Il personaggio: il Tevere racconta Roma. Dal Ponte dell’Industria,  oggi gravemente danneggiato da un incendio ma ritratto nella sua originaria bellezza e memoria storica, fino alla foce tra Ostia e Fiumicino, il Tevere racconta periferie urbane e zone naturalistiche, nuovi insediamenti, comuni costieri. La resistenza romana e la riqualificazione del porto fluviale, la memoria del cinema italiano degli stabilimenti Ponti de Laurentis a Ponte Marconi (oggi sede dell’IIS Cine-Tv Roberto Rossellini). Degrado e rinascita del quadrante Magliana- Corviale. Vita e morte all’Idroscalo di Ostia: Pier Paolo Pasolini e l’oasi naturalistica della LIPU. La porta di Roma: Fiumicino. Lo sguardo di Rumon, con una sensibilità di ampio respiro, svela e rivela, attraversando la storia dei quartieri  dalla Resistenza fino ai giorni nostri.

I musicisti coordinati dal premio Oscar Marianelli.  Il film vuole essere un’opera di approfondimento culturale e di cura dello sviluppo umano e professionale che da sempre guida e contraddistingue il corpo docente e il personale scolastico italiano. Ad impreziosire il tutto, la straordinaria esperienza che gli studenti del Conservatorio Cherubini di Firenze sono riusciti a vivere: hanno composto la colonna sonora del film guidati dal prof Giovanni Del Vecchio  con la straordinaria collaborazione e il coordinamento di un premio Oscar, Dario Marianelli (vincitore del premio Oscar e del Golden Globe per la colonna sonora di Espiazione nel 2008). A dimostrazione di come questo film abbia saputo generare, per tutti i ragazzi che in qualche modo ne hanno fatto parte (ma anche per gli adulti), esperienze profonde e di altissimo valore.

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