
Ritorno a scuola, a settembre 2,7 milioni di studenti non rivedranno uno o più degli attuali professori

Sono stati pubblicati i movimenti (trasferimenti di sede e passaggi di ruolo/di cattedra) del personale docente per il prossimo anno scolastico. I movimenti sono complessivamente 72.177 (oltre 14mila più dell’anno scorso), di cui 40.339 a domanda, 2.709 a domanda condizionata (riguardanti docenti individuati come perdenti posto), 21.100 d’ufficio. Tra i movimenti d’ufficio vanno compresi gli accantonamenti dei posti per il personale assunto da Graduatorie provinciali Supplenze (GPS). Sono da includere nel totale 1.509 passaggi di cattedra e 6.460 passaggi di ruolo. I 72.177 docenti che cambieranno sede al prossimo settembre su un totale di circa 710mila docenti di ruolo (dato riferito al 2022-23, in assenza di aggiornamenti da parte del MIM) rappresentano il 10,1%. Un insegnante su 10 si trasferisce.
Per la scuola dell’infanzia i docenti in movimento sono l’8,2% del personale di ruolo del settore; i 17.842 docenti di primaria sono il 7,5%; i 17.366 professori della secondaria di I grado che cambieranno sede sono l’11.7%, mentre i 29.911 del II grado sono il 12,5%. A loro si aggiungeranno a settembre altri docenti di ruolo in assegnazione provvisoria. In particolare, nella scuola secondaria di I e II grado, i due settori che registrano la maggior quantità di movimenti, quante saranno le classi, tra le 210mila funzionanti, che a settembre avranno confermati tutti i professori attualmente in cattedra?
È difficile quantificarlo, ma una stima attendibile porta a ritenere che non può essere inferiore ai due terzi del totale (circa 140mila classi), con la conseguenza che circa 2 milioni e 700mila studenti delle scuole di I e II grado a settembre potrebbero non vedere in cattedra uno o più professori di quest’anno (compresi quelli andati in pensione). A tutto questo si aggiungono le rotazioni per i contratti a tempo determinato, che raramente vedono la conferma sullo stesso posto (nel sostegno il 60%). Sembrano dati “normali”, ai quali il mondo della scuola è abituato, ma un’organizzazione così grande che vede ruotare da un anno all’altro una quantità notevole del personale docente è una cosa enorme, che non ha eguali in altri settori. “Gira il gran carosello della scuola”, potrebbe essere il titolo di un film che cercasse di raccontare il rituale incedere della scuola italiana. Non ci stupiamo troppo se poi i risultati sono quelli che sono…
Questo è solo un estratto del dossier de La Scuola che Sogniamo presente nel numero 653 di Tuttoscuola.
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