Rischia di essere svuotato il concorso a dirigente tecnico?

Il decreto legge 126/19 sulla scuola convertito dalla legge 159/19 prevede all’articolo 2, comma 3 che “Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato a bandire, nell’ambito della vigente dotazione organica, un concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento, a decorrere da gennaio 2021, di cinquantanove dirigenti tecnici, nonché, a decorrere dal 2023, di ulteriori ottantasette dirigenti tecnici”.

146 nuovi dirigenti tecnici da reclutare entro il prossimo triennio. Bene!

Condivisibili le circostanziate motivazioni della relazione tecnica che illustrava il provvedimento, a cominciare dal vuoto preoccupante degli organici e dell’importanza della funzione (la terza gamba del sistema di valutazione).

Ma attenzione! Tre emendamenti al decreto legge “milleproroghe” (nn. 1,34, 1,35 e1,36), uguali tra loro ma proposti all’unisono da esponenti di maggioranza (PD), opposizione (Forza Italia) e Gruppo Misto, e dichiarati ammissibili, se votati, potrebbero fare già carta straccia della disposizione sul reclutamento dei dirigenti tecnici. Come?

Secondo l’emendamento, i dirigenti scolastici attualmente distaccati con incarico dirigenziale (sia da dirigente amministrativo che da dirigente tecnico) presso il Miur o gli USR possono transitare nei ruoli ricoperti.

Oltre a loro, altro personale (docente, dirigente, oppure esterno all’amministrazione) che abbia attualmente un incarico continuativo superiore a 36 mesi transita definitivamente nei ruoli di dirigente tecnico.

La maggior parte di questo personale ha svolto prevalentemente presso l’Amministrazione centrale e periferica funzioni dirigenziali amministrative, che poco hanno a che fare con la funzione di dirigente tecnico. Evidentemente, secondo i presentatori degli emendamenti, le funzioni amministrative e tecniche sono equivalenti o, peggio, non è necessaria una specifica competenza per esercitare la funzione di dirigente tecnico.

Inoltre, non c’è una quota di organico riservata a questo reclutamento ope legis: praticamente tutti i posti dell’organico didirigente tecnico possono essere occupati, vanificando, di fatto, la previsione del reclutamento per ricoprire con concorso i 146 posti di cui parla la legge 159/2019 appena approvata.

Di seguito l’emendamento: 

“Dopo il comma 6, aggiungere il seguente dell’art. 1 aggiungere:

6-bis. A seguito dell’entrata in vigore del CCNL Area dirigenziale Istruzione e Ricerca 2016-2018 dell’8 luglio 2019, il personale titolare di incarichi conferiti presso altre amministrazioni ai sensi dell’articolo 19, comma 5-bis, del decreto legislativo del 30 marzo 2001 n. 165, ha facoltà di transitare definitivamente nei ruoli delle medesime nei limiti delle rispettive dotazioni organiche. Analogamente i titolari di contratti ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 con incarichi su posti vacanti e disponibili della dotazione organica del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per un periodo superiore ai trentasei mesi transitano definitivamente nei ruoli dei dirigenti tecnici del medesimo Ministero nei limiti dell’ampliamento delle facoltà assunzionali previsto dall’articolo 2, comma 3, del decreto–legge 29 ottobre 2019 n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019 n. 159”.

Ma ci sarà, almeno, qualche selezione o sarà proprio un ope legis tout court?

Certo che ci sarà una selezione: eccola.

6-ter. Ai fini della effettiva immissione in ruolo, coloro i quali siano in possesso dei requisiti previsti al comma 6-bis accedono ad una selezione attraverso una sessione speciale di esame consistente nell’espletamento di una prova orale sull’esperienza maturata, anche in ordine alla valutazione sostenuta, nel corso del servizio prestato. A seguito del superamento di tale prova con esito positivo, sono confermati i rapporti di lavoro instaurati con i predetti dirigenti.

Basterà raccontare la propria esperienza e la forma sarà salva. Sic!

È sperabile che lo stesso Parlamento che poco più di un mese fa ha approvato la norma per il reclutamento di 146 nuovi dirigenti scolastici abbia una reazione di coerenza e respinga gli emendamenti, salvando il concorso.