Rileggiamo le Indicazioni Nazionali del 2012 prima che scompaiano

Il ministro Valditara ha annunciato di voler rivedere il testo delle Indicazioni nazionali, tanto del primo quanto del secondo ciclo. Questo annuncio, e l’insediamento di una commissione nazionale incaricata di tale compito, ha suscitato meraviglia e perplessità, soprattutto in relazione alle Indicazioni del primo ciclo. Le Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione sono il risultato di un processo durato cinque anni: dal 2007 al 2012. Il testo in vigore è il risultato di una prima versione sperimentale (2007, Ministro Fioroni), di un quinquennio di messa alla prova, di una revisione e formalizzazione definitiva (2012, Ministro Profumo).

Come già nel 2007, anche il testo attuale è stato condiviso con decine di società scientifiche e associazioni professionali ed è stato sottoposto a una consultazione nazionale che si è svolta nei mesi di giugno e luglio del 2012 cui hanno partecipato circa cinquemila istituzioni scolastiche. Successivamente all’emanazione delle Indicazioni nazionali del 2012 il ministro Profumo ha istituito un Comitato scientifico allo scopo di“indirizzare, sostenere e valorizzare le iniziative di formazione e ricerca per aumentare l’efficacia dell’insegnamento in coerenza con le finalità e i traguardi previsti nelle Indicazioni nazionali 2012”. Si sono svolti innumerevoli seminari formativi in quasi tutte le scuole pubbliche italiane anche grazie al coordinamento del Comitato scientifico, che ha operato per sei anni, concludendo il suo mandato con un documento intitolato Indicazioni nazionali e nuovi scenari, pubblicato dal Ministero nel febbraio del 2018, che va considerato come un aggiornamento delle Indicazioni nazionali. Questa breve cronistoria presenta due aspetti.

Da un lato, le Indicazioni sono un testo che va continuamente aggiornato, quindi non è uno scandalo prevedere periodiche revisioni. E, nel recente passato, già si è provveduto in tal senso. D’altro lato, però, il metodo scelto non è meno importante. La revisione si è avvalsa di un costante monitoraggio, dell’ascolto delle scuole e della comunità scientifica, sempre in maniera dialogante e partecipata. Rispetto alle modalità del ‘punto e a capo’, tentazione di ogni ministro, soprattutto se di orientamento politico diverso dal precedente, si è scelta la strada dell’innovazione costante, della continuità, del rispetto del lavoro della scuola.

Le Indicazioni sono state elaborate e revisionate in un quadro di chiarezza, di trasparenza, di partecipazione del quale per ora non si vede traccia. Perché il ministro Valditara ha improvvisamente deciso di rivedere (o riscrivere?) un testo così collaudato e condiviso? Non farebbe scandalo un aggiornamento, ma sarà così? 

Questo è solo un estratto dell’articolo presente all’interno del
numero di giugno della rivista Tuttoscuola.
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Chi è l’autore
Italo Fiorin
Direttore del Comitato Scientifico nazionale per l’attuazione delle Indicazioni Nazionali 2012 per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. Autore di Tuttoscuola e coordinatore de La Scuola che Sogniamo.

Di più all’interno dell’ultimo numero di Tuttoscuola

Il numero di settembre di Tuttoscuola è tutto dedicato al ritorno a scuola con un focus sulle novità e sulle riforme che partono quest’anno scolastico e quelle che slittano e uno speciale tutto dedicato alle Indicazioni Nazionali con approfondimenti e riflessioni di Italo Fiorin, Franco Lorenzoni, Franca Da Re, Vinicio Ongini, Carlo Petracca, Elisabetta Nigris e Laura Donà. Presenti poi tanti suggerimenti operativi, a partire da quelli sull’importanza della pianificazione didattica per Franca Da Re, e tanto altro!