Riforma Moratti: mini Stati generali sulla secondaria

Esattamente a un anno di distanza dagli “Stati generali” della scuola, il ministro Moratti promuove una seconda “convention“, questa volta riservata agli addetti ai lavori.
Giovedì 19 dicembre, in un grande albergo alla periferia di Roma, 260 esperti, rigorosamente selezionati e personalmente invitati dal ministro, ascolteranno tre comunicazioni, che saranno svolte dalla stessa Moratti, dal sottosegretario Aprea e da Giuseppe Bertagna.
Quest’ultimo illustrerà due documenti, riguardanti il profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine rispettivamente del primo e del secondo ciclo. Seguirà un dibattito generale per ascoltare i bisogni e trovare soluzioni, e i lavori si concluderanno in giornata.
“TuttoscuolaNEWS” aveva di recente auspicato (v. n. 78 del 25 novembre) un’ampia discussione sia sugli ordinamenti sia sui programmi, che ovviamente – scrivevamo – “non può che essere promossa dal ministero dell’istruzione”: le innovazioni, se non sono accettate dalla maggioranza degli interessati, non sortiscono effetti. Tanto più in un contesto in cui ormai una pluralità di soggetti sono chiamati a decidere (Stato, regioni, enti locali) o ad attuare le decisioni (docenti, dirigenti, amministrazione).
Il seminario perciò dovrebbe essere un’occasione di verifica “partecipata” sulle scelte effettuate (disegno di legge di delega, sperimentazione nella scuola dell’infanzia e primaria, “intese” con 6 Regioni sul canale professionale), e soprattutto su quelle ancora più delicate che il ministro Moratti si accinge ad effettuare, e che riguardano i piani di studio del secondo ciclo, sui quali è urgente cominciare a lavorare, in previsione dell’approvazione della legge.
A breve distanza di tempo – la data non è ancora nota – si svolgerà un secondo seminario, sempre riservato ad esperti (pare che siano gli stessi), che approfondirà i temi relativi agli 8 licei previsti nel disegno di legge. In questa seconda occasione i partecipanti si distribuiranno in otto gruppi di lavoro, uno per ciascun liceo.