Rientro in classe, Azzolina: ‘Studenti misureranno temperatura a casa’. Miozzo (CTS):’Misurazione a scuola? Troppi problemi ‘

Tutti di nuovo a scuola a settembre, ma in sicurezza. In caso di febbre sopra i 37,5, infatti, gli studenti dovranno rimanere a casa. La misurazione della temperatura “viene fatta a casa”: un modo per “responsabilizzare” ulteriormente le famiglie, ha detto nelle ore scorse la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in un’intervista rilasciata a  a TgTg su Tv2000, scatenando non poche polemiche. Ma Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, precisa: “Siamo stati noi a dare questo tipo di indicazione”.

“La misurazione della temperatura in ambito scolastico avrebbe creato problemi non di poco conto. L’indicazione di dare la responsabilità ai genitori è nostra per vari ordini di motivi – ha dichiarato Miozzo in un intervista rilasciata al portale Orizzonte Scuola-. Prima di tutto per la complessità dell’organizzazione della misurazione in ambito scolastico. Non solo per la strumentazione che servirebbe affidare alle singole scuole, ma anche la responsabilità di chi monitora e verifica questi strumenti.  Bisognerebbe poi capire come comportarsi qualora si verificasse un caso di uno studente con una temperatura al di sopra del consentito. Ci vuole un infermiere, un professionista della salute che abitualmente non è presente a scuola. Non si può prendere un collaboratore scolastico e chiedergli di fare un altro mestiere assumendosi oltretutto responsabilità importanti. In realtà il vero problema, al di là di questi aspetti logistici, riguarda l’assembramento che si verrebbe a creare all’ingresso. La misurazione verrebbe fatta per ogni singolo ragazzo; pensi ad un istituto con 1000 studenti che arrivano a scuola tutti insieme alla stessa ora e si mettono in fila indiana, beh, così si creerebbero file e complicazioni importanti. Quindi abbiamo suggerito questa responsabilizzazione da parte delle famiglie per evitare problemi di ordine logistico, tecnico e organizzativo. Bisogna evitare assembramenti in entrata e in uscita”.

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