Ricompare a sorpresa il rapporto ISFOL

Sulle sorti del Rapporto Isfol si era detto di tutto, perfino che l’intera tiratura, pronta per essere presentata nel dicembre scorso, fosse stata mandata al macero perché conteneva passaggi non graditi al ministro del Welfare Maroni. Si era ipotizzato per questo un rinvio sine die, o meglio fino al giorno in cui sarebbe stato possibile stampare una edizione del Rapporto rivista e corretta.

Niente di tutto questo. Nei giorni scorsi, senza preannunci né particolari “lanci” sulla stampa, il poderoso volume (oltre 700 pagine) ha preso a circolare nella sua versione originale, chiusa nel mese di novembre 2002 e stampata subito dopo. Nel Rapporto, come al solito pieno di cifre, tabelle e approfondimenti tematici, non si trovano per la verità quegli elementi polemici verso la linea politica della Lega che, secondo le voci diffusesi nel giorno del rinvio della presentazione, avrebbero fortemente contrariato Maroni.

La spiegazione del “giallo” sembra più semplice: a dicembre l’ISFOL, che era in regime di commissariamento, sembrava sul punto di uscirne. Si parlava di gennaio, massimo febbraio per il varo del nuovo Statuto e l’insediamento dei nuovi organi. E anche per la presentazione del Rapporto. Ma questi tempi sono slittati, e il mandato del commissario straordinario, Carlo Dell’Aringa, è stato ulteriormente prorogato (anche se si dice che sia ormai agli sgoccioli). A questo punto si doveva decidere se diffondere il Rapporto o – questa volta davvero – mandarlo al macero, visto che bisogna cominciare a pensare al Rapporto 2003. Per fortuna è prevalso il buon senso.