Renzi/1. Luna di miele finita

Nel giro di pochi giorni, da quando il direttore (uscente) del Corriere della Sera, il solitamente compassato Ferruccio De Bortoli, ne ha messo in dubbio la capacità di mantenere le promesse (“Devo essere sincero: Renzi non mi convince”: “Non tanto per le idee e il coraggio (…) quanto per come gestisce il potere. Se vorrà veramente cambiare verso a questo Paese dovrà guardarsi dal più temibile dei suoi nemici: se stesso” e la propria personalità egocentrica, anzi “ipertrofica”), il presidente Matteo Renzi, nel frattempo partito per il viaggio negli USA, ha dovuto subire una serie inusitata di attacchi.

Non diversa la critica che gli ha mosso il suo ex supporter Diego Della Valle (azionista del Corsera), che lo ha associato a Sergio Marchionne – proprio mentre Renzi incontrava il manager a Detroit – nella non benevola definizione di “due grandissime sòle” (imbroglioni, per i non romani).

Sul fronte sindacale è guerra aperta con la Cgil (Camusso minaccia lo sciopero generale in caso di decreto sull’art.18), mentre anche la Cisl, per bocca del suo dimissionario segretario Bonanni, ha espresso delusione.

A sorpresa sono arrivati anche i rilievi della Cei, il cui segretario generale, mons. Nunzio Galantino,

ha detto fra l’altro che “la scuola richiede un intervento che non può essere quello che il governo sta mettendo in campo”, spiegando che “non ci si deve ridurre solo agli slogan”.

Ma l’attacco più insidioso è quello che proviene dall’interno dell’area politico-sociale di riferimento di Renzi, dove si sta aggregando un dissenso che unisce pezzi della nomenklatura Pd ‘rottamata’ (bersaniani, veterosinistra, neosinistra civatiana, organizzazioni studentesche) e buona parte del sindacato tradizionalmente più vicino al maggior partito della sinistra, la Cgil, con alla testa la Flc, il cui segretario Mimmo Pantaleo non ha esitato a parlare di “bugie” del governo in relazione alle voci riguardanti ulteriori tagli in arrivo per scuola, università e ricerca. Tema che approfondiamo nella successiva notizia.