Regolamento sulla privacy – Le scuole devono adottarlo?

Dopo mesi di attesa per l’emanazione del Regolamento sul trattamento dei dati sensibili e giudiziari, finalmente il 15 gennaio scorso è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto ministeriale che ne riporta il testo integrale.
In attesa che il MPI ne dia, come presumibile, formale informazione alle scuole, si apre una nuova questione: il Regolamento deve essere formalmente approvato dalle scuole entro il termine del 28 febbraio 2007 oppure basta la sua adozione da parte del ministero con validità immediata per tutte le scuole?
Sostiene questa tesi di non obbligo di formale adozione la Cgil-scuola (“L’adozione del Regolamento da parte del Ministero non richiede una successiva adozione da parte delle scuole, obbligate per legge a rispettarlo, ma comporta la necessità di rivedere e modificare alcuni atti già adottati e i procedimenti interni alla scuola seguiti nel trattamento dei dati sensibili e giudiziari“).
Dello stesso parere è l’Anp (“non sono previsti adempimenti specifici, contrariamente a quanto asserito da taluni organi di stampa negli scorsi giorni. Il Regolamento – infatti – è un atto normativo con validità erga omnes, che vincola tutti i soggetti indicati. Le scuole non possono scegliere se rispettarlo o meno. Non devono dunque adottarlo con delibera del Consiglio di istituto, perché l’adozione presuppone una facoltà di scelta che in questo caso non c’è. Occorre invece informare rapidamente e adeguatamente tutti gli operatori sulle indicazioni e le prescrizioni in esso contenute, sul cui rispetto è necessaria la vigilanza del Dirigente (titolare del trattamento) e del Responsabile del trattamento, ove nominato.”).
Dagli ambienti ministeriali la tesi che circola sembra essere un’altra, secondo la quale gli istituti dovrebbero adottare il Regolamento con espressa delibera.
Il chiarimento potrebbe venire in occasione della informativa che il MPI si accinge a diramare alle scuole per dar conto dell’avvenuta emanazione del Regolamento.