
“L’amministrazione ha scelto di disporre un numero di seggi che consente di votare serenamente solo al 38% degli aventi diritto e che, quindi, non è adeguato a garantire la partecipazione serena di tanti“. È quanto sostiene il Nuovo Comitato Articolo 33 che ha promosso a Bologna il referendum consultivo per abrogare i finanziamenti pubblici alle scuole private.
Un voto che si terrà il 26 maggio dalle 8 alle 22, ma che sta accendendo la polemica sotto le Due Torri, tra il Comune che ha previsto 199 seggi in 64 luoghi civici, rimarcando che non ce ne sarà uno di più, e i promotori che li reputano insufficienti per garantire la totale partecipazione, considerati i tempi di voto e la dislocazione delle urne nei diversi quartieri.
“Questa scelta non consente alla cittadinanza di votare serenamente, con alcune zone scoperte prive di seggi e l’eventualità di lunghe code” sostiene il Comitato che si dice “rammaricato per questa scelta che – rimarca – è politica“. Da qui l’appello al voto rivolto ai cittadini: “con queste condizioni imposte dall’amministrazione sarà difficile andare a votare, ma che proprio per questo è ancora più importante farlo” conclude Articolo 33.
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