Reclutamento e abilitazione dei docenti: una precisazione di Giunio Luzzatto

Dal prof. Giunio Luzzatto, esperto di formazione dei docenti, già coordinatore nazionale delle SSIS, riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di precisazioni che ci ha inviato in parziale dissenso da una news da noi pubblicata nei giorni scorsi. L’argomento è di scottante attualità, e invitiamo quindi chi fosse interessato al dibattito ad intervenire scrivendoci all’indirizzo dedicato botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

 

La nota su “Reclutamento e abilitazione dei docenti, il paradosso è legge” mescola, a mio parere, indicazioni sacrosante con altre che possono creare confusione.

Condivido in pieno la deplorazione per il ritardo nei TFA ordinari e per il fatto che ciò avvantaggia chi ha potuto usufruire, per “anzianità di servizio”, dei PAS.

Crea invece confusione il riferimento agli “idonei del concorso 2012”, relativamente ai quali si rileva che tale idoneità non costituisce abilitazione “semplicemente perché il bando non lo ha previsto”. Non si tratta infatti di una omissione, arbitraria o comunque criticabile, in tale bando, bensì della attuazione di quanto previsto dal decreto 460 (24/11/1998); esso ha stabilito che l’abilitazione è preliminare e non conseguente al concorso di accesso. Decreto, a sua volta, ben motivato, in quanto l’introduzione di un percorso di formazione alla professionalità insegnante (allora la SSIS; ora il TFA) parte dalla considerazione del fatto che -senza tale formazione- la laurea disciplinare non è sufficiente per accedere alla professione. Un concorso valuta la formazione che è stata acquisita, non è esso stesso una formazione!

Come sempre, le incoerenze derivano dalle “norme transitorie” e dai “diritti acquisiti” (anche tutti i guai connessi alle Gae e al “doppio canale” sono a ciò riconducibili): gli abilitati con i “vecchi” concorsi esistono, e non possono essere ignorati. Non devono però moltiplicarsi!

Perché dire che gli idonei “non potranno partecipare ai futuri concorsi”? Se essi avevano i titoli per partecipare al concorso passato, gli stessi titoli valgono loro per il prossimo; in ogni caso, se vi sarà, come è doveroso, il TFA ordinario, è auspicabile che essi vi partecipino (non per acquisire un ulteriore titolo, ma per migliorare la preparazione alla professione).

Giunio Luzzatto