Quote rosa per l’università?

Aumentare fino ad almeno il 30% la presenza delle donne nella governance universitaria (Senati Accademici e Consigli d’Amministrazione) è la proposta della direttrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Maria Chiara Carrozza, avanzata in una lettera indirizzata ai due candidati alla presidenza della Crui, la Conferenza dei Rettori delle università italiane, e a tutti i rettori degli atenei.

Scrive Carrozza “L’equilibrio di genere nella composizione degli organi di governo delle università attualmente non è minimamente rispettato e la presenza delle donne è nettamente minoritaria. Per questo le elezioni per il vertice della Crui rappresentano un’opportunità anche per affrontare questo tema”.

La direttrice della Scuola pisana ricorda che il Parlamento ha “recentemente approvato una legge che riguarda la partecipazione delle donne nei consigli di amministrazione delle imprese, quindi troverei importante che questa stessa misura venisse applicata anche per i consigli di amministrazione e per i Senati Accademici delle Università e se al momento non è in vigore una legge che ci obblighi in tal senso sarebbe comunque opportuno che la Crui dettasse una linea in questa direzione per la composizione degli organi fino a raggiungere una quota del 30%”.