Quella gara a chi fa più ricorsi…

Il Codacons di Bologna ha bandito una specie di concorso riservato ai docenti precari mettendo in palio per il vincitore (cioè per il precario con maggiore anzianità) la possibilità di intentare un ricorso contro l’amministrazione scolastica, ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato, con l’assistenza gratuita della stessa associazione di consumatori. Lo ha vinto una docente precaria da 23 anni, ma non sono stati pochi coloro che hanno partecipato al concorso o hanno manifestato interesse per l’iniziativa.

Il Codacons nazionale ha fatto sapere di aver raccolto finora circa 2000 adesioni da parte dei precari della scuola ai ricorsi collettivi, promossi dalla stessa associazione dinanzi ai Tribunali del Lavoro, volti ad ottenere da parte del Miur l’adozione degli atti amministrativi necessari per l’immissione in ruolo degli insegnanti inseriti nelle graduatorie. Iniziativa che sarà estesa alla categoria dei presidi incaricati con lo stesso obiettivo, l’assunzione in ruolo senza concorso.

Sarebbe di almeno 2000 anche il numero dei partecipanti al concorso a dirigente scolastico non ammessi alle prove scritte che si è rivolto all’Anief per ottenere tramite ricorso al TAR del Lazio (al costo di 200 euro pro capite) o la ripetizione del concorso o l’ammissione con riserva alle prove scritte.

Risulta che anche altri sindacati e organizzazioni, alcuni a livello locale, abbiano scelto la strada delle azioni giudiziarie per sostenere le ragioni di questa o quella categoria. A prescindere da ogni altra considerazione sul fenomeno (che ha una sua rilevanza, per esempio, anche in termini di ‘fatturato’), non è possibile non notare quanto profonda sia stata, da alcuni anni a questa parte, la transizione delle forme della lotta sindacale dal terreno classico delle trattative, delle assemblee e degli scioperi a quello delle contese nei tribunali amministrativi e nelle aule giudiziarie. Per i sindacati tradizionali l’eccessivo ricorso alla magistratura potrebbe indebolirne gravemente il ruolo, per quelli nuovi il rischio è quello di fungere da mera copertura di sempre più corposi uffici legali.