
Quei libri di testo che complicano la vita degli insegnanti
Registriamo due nuovi interventi in risposta alla lettera-appello della lettrice Donatella Finardi, sui libri di testo. Si tratta dei contributi di Alessandra e di Elisabetta Cogotti, che volentieri pubblichiamo. Invitiamo gli altri lettori a dare i loro contributi sul tema, scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.
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Anche secondo me è una cosa assurda nonché terrificante dover legare le future prime dei cinque anni a venire allo stesso libro di testo.
In 5 anni di cose ne cambiano! Anche gli insegnanti cambiano e non tutti hanno le stesse idee!
E poi tutti sappiamo come il libro si conosce man mano che lo si adopera e non sempre, purtroppo, il libro adottato corrisponde alle reali capacità degli alunni o alle esigenze degli insegnanti.
Pertanto, sono perfettamente d’accordo con la vostra lettrice Donatella Finardi
Alessandra
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Anche nella mia provincia (Cagliari) sta prevalendo la seconda interpretazione ovvero adozioni che legano il quinquennio a tutte le classi dell’istituto, per cui i testi scelti ora per la futura classe prima dovranno essere obbligatoriamente adottati anche da tutte le classi prime che partiranno nei quattro anni successivi, e che avranno ovviamente insegnanti diverse.
Anche io non capisco il senso di questa disposizione, l’unica cosa che mi viene da pensare è quella di mettere le insegnanti nelle condizioni di lavorare sempre meno bene…
Elisabetta Cogotti, Docente Scuola Prmaria, Istituto Comprensivo “G. Deledda” San Sperate (CA)
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I lettori di tuttoscuola.com sono invitati a dire la loro su questo tema, scrivendo a botta_e_risposta@tuttoscuola.com. La redazione pubblicherà le risposte più significative. Analogamente, coloro che vogliono proporre nuovi temi di discussione possono scriverci al medesimo indirizzo botta_e_risposta@tuttoscuola.com.
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