Quattro giovani su cinque si fidano della scienza

La generazione Z ha fiducia nella scienza e nella medicina? Si, secondo una ricerca esplorativa condotta dall’Università di Siena e presentata presso il liceo scientifico Enrico Fermi di Bologna in occasione della Giornata Mondiale della Salute. Al questionario hanno risposto  1.433 studenti tra i 13 e i 19 anni da tutta Italia. Protagonisti dell’evento quattro studenti del liceo Fermi, Carlo Guerra, Giulia Diacci, Laura Rosa Mejia Lara e Matilde Dall’Olio, ambasciatori del progetto “Fattore J” in Emilia-Romagna che, insieme agli esperti di Janssen Italia, hanno scoperto e approfondito il “dietro le quinte” della scienza e della salute.

Su una scala da 1 a 10, l’80% degli intervistati ha dichiarato di fidarsi della medicina almeno 6, il 67% almeno 7. Per la scienza l’85% ha dichiarato di fidarsi almeno 6 su 10, con consapevolezza dei benefici portati da scoperte scientifiche innovative.  Quando gli adolescenti hanno un problema di salute, si rivolgono innanzitutto ai genitori e poi, in ordine, a medici e amici. La maggior parte valuta positivamente l’esperienza con il medico: il 90% indica almeno 6 in scala 0-10, con punte del 17% di chi indica 10 su 10. Sulla salute sono tendenzialmente ottimisti.

 La seconda edizione del progetto promosso da Fondazione Mondo Digitale, caratterizzata dallo slogan “Nelle mani della scienza”, ha rinforzato la rete multisettoriale per promuovere la fiducia nei progressi della scienza in tempo di infodemia. Sono infatti coinvolte ben tredici associazioni di pazienti, due partner scientifici, Università Campus Bio-Medico di Roma e Università di Siena, e tre partner istituzionali, Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), VaccinarSì e Società Italiana di Farmacologia (SIF). 

Rispetto alla fiducia nelle istituzioni, i dati emersi sono in linea con i recenti BES Istat (Benessere Equo e Sostenibile) sulla popolazione italiana, ma è significativa la risposta su due nuove voci: le strutture sanitarie raggiungono il massimo di fiducia e la scuola si posiziona al terzo posto, subito dopo le istituzioni di “servizio” (es. vigili del fuoco).   

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