Quasi 6 milioni di alunni interessati al nuovo portfolio

Sono poco meno di sei milioni (5.900.000) i bambini e gli alunni delle scuole statali e paritarie interessati al nuovo Portfolio delle competenze per il quale il ministero dell’istruzione ha emanato nei giorni scorsi (www.istruzione.it) un’apposita circolare (n. 84 del 10 novembre 2005) contenente le linee guida per la sua compilazione.
Le linee guida che, come dice il Miur, sono anche frutto delle esperienze significative condotte dalle scuole l’anno scorso, sono accompagnate da un’ampia modulistica, in parte già strutturata e vincolante per le scuole, che comprende, tra l’altro, il documento di valutazione dell’alunno, il modello di certificazione delle competenze e il consiglio di orientamento.

Nel primo anno di applicazione il portfolio ha avuto vicende controverse sia per la sua applicazione (obbligatoria o facoltativa) sia per la sua strutturazione (quasi sempre molto libera e soggettiva).
Da quest’anno, secondo il Miur, l’applicazione deve rispondere alle logiche unitarie del sistema e, pertanto, dovrà seguire nei criteri e, in parte, nella strutturazione dello strumento le linee indicate dalla circolare 84/2005.

Come reagirà il mondo della scuola? C’è da aspettarsi una reazione differenziata da parte dei sindacati, che potrebbe influenzare i comportamenti degli insegnanti. Qualche sindacato inviterà i docenti a non applicare la circolare o a non conformarsi alle linee guida del Miur, altri saranno critici ma più possibilisti nell’applicazione, altri ancora avranno probabilmente un atteggiamento di critica costruttiva, e inviteranno i propri iscritti a dare attuazione alla disposizione.
E le posizioni che saranno assunte dai sindacati giocheranno un ruolo decisivo per le sorti del nuovo Portfolio delle competenze.