Quali proposte credibili per eliminare il certificati-ficio?

Gli ospiti in studio o collegati con la trasmissione di sabato Mi manda Rai Tre – S2024/25 – Puntata del 12/04/2025 – in diretta su Rai 3 12/04/2025 alle 09:05 si sono messi letteralmente le mani nei capelli mentre assistevano alle interviste del giornalista Stefano Maria Sandrucci sulle certificazioni linguistiche e informatiche comprate e sul ricatto dello scambio tra soldi e punteggio per le graduatorie.

Ospiti di Federico Ruffo, conduttore della trasmissione, Andrea Maggi, docente, scrittore e attore de “Il collegio”; Lucia Azzolina, dirigente scolastico ed ex ministro dell’Istruzione; Alex Corlazzoli, docente e giornalista de “Il Fatto Quotidiano”. Oltre a condannare il malaffare, hanno dimostrato sostanzialmente quasi una rassegnazione senza presentare proposte risolutive.

Nel corso del servizio, il giornalista Sandrucci aveva ricordato la stretta decisa dal ministero sul rilascio dei certificati con l’individuazione delle università come soggetti titolate a farlo; ma lo stesso giornalista aveva individuato già una falla a carico di un ateneo telematico abruzzese.

Comunque, il problema di fondo resta, in quanto il passato, con migliaia di certificazioni fasulle in giro per l’Italia, continuerà a colpire ancora.

Il futuro, si spera, potrebbe essere diverso, con il sistema di certificazioni sotto accreditamento, ma, purtroppo, il passato continuerà a lasciare il segno negativo, come un’erba cattiva, difficile da estirpare.

Come abbiamo visto in altra notizia, maggiori garanzie per i futuro dà il sistema delle certificazioni “sotto accreditamento”. C’è un ente di garanzia, l’ente unico di accreditamento a livello nazionale (in Italia si chiama Accredia), che accredita gli enti di certificazione, e vigila su di essi. Inoltre la certificazione viene pubblicata sul registro di Accredia, accessibile a tutti, che consente quindi di verificare con facilità se una persona possiede o meno una determinata certificazione. Tale certificazione “sotto accreditamento” è riconosciuta a livello internazionale, in quanto ogni ente nazionale riconosce automaticamente quelle degli altri.

Infine, per quanto riguarda l’attribuzione dei punteggi pieni in presenza di prestazioni ad orario ridotto, occorre il coraggio di rivedere la disposizione, fissando limiti e condizioni applicativi. Potrebbe essere attivata, ad esempio, una decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito di richiedere ai presidenti di commissione dei concorsi di comunicare gli estremi degli enti certificatori che hanno rilasciato certificazioni a candidati, risultati totalmente privi della competenza certificata.
L’individuazione degli Enti coinvolti potrebbe costituire un passaggio significativo per l’eventuale individuazione di responsabili e possibile conseguente invalidazione delle certificazioni sospette.
Infine, per quanto riguarda l’attribuzione dei punteggi pieni in presenza di prestazioni ad orario ridotto, occorre il coraggio di rivedere la disposizione, fissando limiti e condizioni applicativi.

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