Provveditorato di Ferrara e Tuttoscuola/2: Autoanalisi dei processi, un’iniziativa apprezzabile

Nella seconda sessione di lavoro a Ferrara l’ispettore Amilcare Bori ha svolto una puntuale analisi degli obiettivi di Lisbona, richiamando i parametri quantitativi che nelle diverse aree ciascuno Stato deve raggiungere entro il 2010, anche attraverso una più intensa cooperazione dei paesi costituenti l’Unione europea: almeno il 12,5% della popolazione dovrà essere coinvolta in iniziative di istruzione e formazione, l’85% della popolazione di 22 anni dovrà aver conseguito un titolo di studio di istruzione secondaria, la percentuale degli abbandoni non dovrà superare il 10%; la percentuale di quindicenni con scarse capacità di letture dovrà diminuire almeno del 20% rispetto ai dati del 2000.
In Italia, ha sottolineato l’ispettore Bori, il perseguimento dei vincoli quantitativi si colloca in un processo di sviluppo del sistema educativo già avviato negli anni 90. Resta ancora molto da fare, in particolare nella “rivisitazione” metodologica didattica delle discipline.
La prof.ssa Silvana Collini, referente della formazione dell’ufficio scolastico provinciale di Ferrara, a conclusione dell’evento di formazione, ha informato con efficacia i docenti sul complesso delle iniziative, strutture e supporti attivati nel locale contesto territoriale a sostegno dell’attività didattica, con particolare riferimento alle buone prassi documentate nella pubblicazione che raccoglie i progetti di applicazioni pedagogiche.
La prof.ssa Collini ha dato anche conto dei risultati del terzo rapporto provinciale che documenta le caratteristiche e risultati del progetto di autoanalisi di istituto AQUALIFE, che ha coinvolto in rete 33 scuole della provincia (www.istruzioneferrara.it). Un report fondamentale per verificare la corrispondenza tra le previsioni contenute nei progetti avviati e “…l’andamento dei processi messi in atto nelle scuole nell’arco del triennio 2003-2006“.