Proteste dei precari per i punteggi di montagna

Telegrammi di protesta stanno arrivando ai ministeri interessati e allo stesso Capo dello Stato contro il raddoppio di punteggio che la legge di conversione del decreto sulle graduatorie permanenti ha previsto per il servizio di supplenza prestato in scuole con sedi al di sopra dei 600 metri.

Il beneficio, che potrebbe rivoluzionare le graduatorie attuali, non viene limitato a particolari condizioni di disagio, come invece prevedeva il testo iniziale del decreto che si riferiva a sedi fortemente disagiate e considerate dalla legge 90/1957.

Del raddoppio potranno beneficiare anche docenti che risiedono in grandi città, purché nell’ambito territoriale vi sia un plesso, una scuola o una sede distaccata ubicata ad almeno 600 metri sul livello del mare.

TuttoscuolaFocus ha evidenziato la stranezza dell’intervento parlamentare e le possibile negative conseguenze della novità introdotta.

La protesta dei precari “non montanari” è relativa a trattamenti che violerebbero il principio di uguaglianza previsto dalla Costituzione.