Tuttoscuola: Non solo statale

Proposta CEI/1. Serve un patto bipartisan

A distanza di una settimana dalle elezioni il Consiglio nazionale della scuola cattolica, organismo della Conferenza Episcopale Italiana, prende posizione in un documento ufficiale non tanto sulla riforma Moratti quanto sulle prospettive della scuola italiana nella nuova legislatura, e auspica “un patto bipartisan che coinvolga l’intera comunità su pochi ma veramente condivisi principi ispiratori di fondo“. Quali sono questi principi?
Il documento chiede a tutte le forze politiche di “superare le contrapposizioni e cercare il bene comune nell’interesse dei giovani e delle famiglie” puntando sul “pluralismo istituzionale, sul diritto di scelta delle famiglie e sull’effettiva parità scolastica“. “Il denaro erogato dallo Stato e dagli Enti locali alle scuole paritarie, cattoliche e laiche – sostiene il documento – non è sottratto alla scuola pubblica statale, ma serve per realizzare le finalità generali delle politiche educative del nostro Paese“, poiché anche le scuole paritarie fanno parte del “sistema nazionale pubblico di educazione“.
Il documento affronta anche i problemi della formazione professionale (con particolare attenzione alle aree del disagio e alle fasce deboli) e della pari dignità del sistema dell’istruzione e formazione professionale, ma l’accento cade con particolare forza sulla “necessità di un pluralismo istituzionale e culturale, rappresentato da una pluralità di soggetti statali e non statali operanti nei rispettivi territori“, consentendo “l’esercizio pieno della libertà educativa delle persone e delle famiglie, che in Italia continua ad essere gravemente disattesa, pur essendo un diritto di tutti e non un privilegio di una minoranza“.

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