Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Programmi Moratti: 100.000 firme contro

“Sono Indicazioni linguisticamente sciatte, culturalmente approssimative, prive di rigore scientifico, che omettono volutamente capisaldi indiscussi del sapere contemporaneo”.
Così si esprimono su quelli che da alcuni anni sono i “Programmi di insegnamento” targati Moratti noti intellettuali italiani (es.: Carlo Bernardini, Tullio De Mauro, Umberto Guidoni, Margherita Hack, Dacia Maraini, Paolo Sylos Labini, Sergio Zavoli, Nicola Tranfaglia, Giorgio Nebbia, Antonio Brusa) che, assieme a migliaia di persone, hanno sottoscritto l’appello lanciato dal Cidi ad inizio 2005.

“Le Indicazioni nazionali sono provvisorie, ribadisce una Nota del Ministero datata 31 agosto, ma nello stesso testo non si conferma esplicitamente che i precedenti Programmi di insegnamento – mai abrogati – sono tranquillamente utilizzabili. Ci si impegna a cambiarle ma i tempi non potranno essere rapidi perché si tratta di un lavoro complesso, sul quale devono essere sentite le scuole, inoltre ci sono passaggi istituzionali. E’ inevitabile perché la qualità dei Programmi non ammette scorciatoie.
Nel frattempo i libri di testo continueranno ad essere stampati solo in ossequio agli sciatti contenuti delle attuali Indicazioni nazionali. Così la scuola italiana rischia di dover fare i conti con un pessimo e screditato prodotto per anni, forse per quasi un decennio. Il mestiere dell’insegnare deve naturalmente fare i conti con l’incertezza, ma quando l’incertezza è il risultato di scelte che le istituzioni avrebbero potuto fare ma che non hanno fatto allora siamo di fronte ad una fatica priva di senso”.

Così peraltro la FLC che chiede pertanto che le Indicazioni nazionali vengano: dichiarate esplicitamente sospese consentendo così alle scuole di poter utilizzare se lo vogliono, già da ora ed esplicitamente, i precedenti programmi di insegnamento che non sono mai stati abrogati ed evitando conflitti nei Collegi docenti; definitivamente archiviate a partire dal settembre prossimo per consentire la predisposizione di libri di testo che non facciano esclusivamente riferimento ad esse.

Per ottenere questo risultato, ritenuto “coerente con la mobilitazione che in questi anni ha denunciato i limiti di Indicazioni scritte nel segreto di chiuse stanze ministeriali”, la FLC Cgil ha aderito ad una petizione promossa dall’Associazione professionale “Proteo fare-sapere”.

L’obiettivo della petizione, lanciata l’11 settembre, è quello diraccogliere oltre 100.000 firme in pochi mesi e di far sì che a maggio 2007 le scuole non siano costrette a scegliere per l’anno scolastico 2007-‘08 libri di testo esclusivamente riferiti alle Indicazioni nazionali.

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