Profumo: solo il 36% di ragazze nelle facoltà STEM

Francesco Profumo, ex ministro dell’Istruzione nel governo Monti, ex rettore del Politecnico di Torino e attuale presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo e dell’Acri (Associazione Fondazioni e Casse di Risparmio), lo dice con chiarezza nell’intervista rilasciata a Claudia Voltattorni per il ‘Corriere della Sera’: la percentuale delle ragazze italiane iscritte alle facoltà STEM (acronimo inglese per Science, Technology, Engineering and Mathematics) è aumentata sensibilmente, ma “la disparità di genere è ancora molto forte: bisogna partire dalla fase iniziale della vita delle bambine fin da piccole, ancora indotte a pensare che le materie scientifiche siano solo cose per maschi”.

Il 63% delle ragazze iscritte all’università (dati 2017-2018) frequenta facoltà non STEM, solo il 36% sceglie facoltà scientifiche (ma pochissime, per esempio, ingegneria meccanica).  

Bisogna fare di più”, insiste Profumo, “perché la mescolanza di genere è un valore per tutta la società e avvicinare le donne alle Stem e alle professioni Stem può stimolare la crescita dell’intero sistema economico”. Anche per questo la Fondazione Compagnia di San Paolo, presieduta dall’ex ministro, ha adottato il programma nazionale «Coding Girls» ideato da Fondazione Mondo Digitale, Missione diplomatica Usa in Italia e Microsoft Italia che da anni porta il coding nelle scuole di tutta Italia per formare le studentesse e aiutarle a scoprire le materie Stem (il prossimo 21 ottobre parte la nuova edizione). 

Per l’Italia il problema della insufficiente incidenza delle lauree STEM sul totale delle lauree è però più generale e riguarda anche i ragazzi: nel complesso i laureati STEM italiani sono il 25% contro il 37% della Germania. Va considerato inoltre che secondo il recente rapporto Education at a glance, redatto ogni anno dall’Ocse, solo il 19% degli italiani di età compresa tra i 25 e i 64 anni è laureato, contro una media Ocse del 37%.