Tuttoscuola: Non solo statale

Prodi: sulle scuole private il programma dell’Unione tace

Nell’ormai famosa intervista al settimanale tedesco “Die Zeit“, pubblicata integralmente dal quotidiano “La Repubblica”, Romano Prodi ha parlato anche di scuola.

Lo ha fatto difendendo il carattere vincolante del programma di governo che è stato sottoscritto dalle forze politiche aderenti all’Unione all’unanimità, “fatta eccezione per le coppie di fatto e il sostegno alle scuole private“, ha detto.

Forse è proprio in questo vuoto lasciato dal programma che ha pensato di inserirsi Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia e senatore in carica, che ha depositato in Parlamento un suo disegno di legge che dà alle famiglie la possibilità di “dedurre integralmente le spese sostenute per la frequenza dei corsi di istruzione primaria e secondaria“.

Certo è che l’argomento del finanziamento delle scuole non statali è destinato a tornare d’attualità, perché il “bonus” regionale incontra difficoltà nelle Regioni guidate dal centro-sinistra, e forti sono le lamentele dei genitori e dei gestori delle scuole paritarie, cattoliche e non.

Evidentemente, ferma restando la preclusione costituzionale del finanziamento diretto per queste scuole, l’unica via d’uscita, deve aver pensato Formigoni, è quella di defiscalizzare l’importo delle rette. La proposta potrebbe creare dissensi e difficoltà anche in seno alla maggioranza, ma è difficile che possa avere fortuna, visti i costi esorbitanti che comporterebbe. E il ministro Padoa Schioppa non sembra avere motivi per essere più generoso del suo predecessore Tremonti…

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