
Prodi: I tagli all’università sono tagli al futuro

“Di fronte alla crisi, i governi reagiscono con decisioni di breve periodo. Se c’è qualcosa invece chè è un investimento di lungo periodo, è l’università. Sempre di più si preferisce tagliare i pilastri di una società futura, per pareggiare i conti oggi“. Lo ha rilevato l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, intervenuto a Bologna per le celebrazioni del ventitreesimo anniversario della Magna Charta Universatum, nell’aula Magna di Santa Lucia.
Prodi ha tenuto una lezione in inglese di fronte a rappresentanti di atenei da tutto il mondo. Sono 31 le nuove università che hanno aderito alla Charta, che enuncia i principi fondamentali di libertà di pensiero, conoscenza, ricerca e insegnamento, mentre sono 721 quelle che l’hanno già sottoscritta.
Ricordando i punti che hanno ispirato il documento, Prodi ha fatto un’analisi della condizione attuale. I ministri delle finanze europee, ha detto, hanno sempre bloccato l’aumento di attività come l’Erasmus, o “la costruzione di un’università mediterranea“.
Questo perché, per il ‘Professore’ “non vengono ritenute oggi una priorità. Mentre invece sono fondamentali per la società di domani“.
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