Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Posti di docente madre lingua alla scuola per l’Europa di Parma? No, grazie

In tempi di precariato scolastico e di crisi occupazionale può stupire il fatto che il bando di concorso per numerosi posti di docente madre lingua presso la Scuola per l’Europa di Parma stia praticamente andando deserto.

Il termine di presentazione delle domande scade il 23 giugno prossimo, ma c’è allarme presso la scuola perché i segnali che arrivano da tutta Europa sono preoccupanti e fanno temere che il bando vada pressoché deserto.

Inaugurata l’8 marzo 2005, la scuola accoglie ragazzi di Germania, Belgio, Francia, Italia, Olanda, Lussemburgo e di altri paesi interessati alla costruzione di un’Europa unita, dall’inizio dell’età scolastica alla soglia degli studi universitari.

Tra gli insegnamenti hanno un posto di rilievo le lingue comunitarie per le quali la Scuola si avvale ovviamente di docenti di madre lingua.

Il bando di concorso in scadenza prevede, appunto, l’assunzione a tempo determinato di molti docenti di madre lingua per tutti i settori scolastici presenti nella Scuola, dall’infanzia alle superiori.

Perché le domande di assunzione non ci sono o arrivano con il contagocce?

La risposta sta in una parte del bando che recita “Il personale assunto con contratto a tempo determinato avrà diritto al trattamento giuridico ed economico di base ed accessorio previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale docente e non docente italiano di scuola primaria e secondaria di prima nomina.” Stipendi italiani, dunque, per docenti europei.

I docenti europei che percepiscono stipendi a volte doppi di quelli italiani, perché dovrebbero venire ad insegnare da noi per essere sottopagati? Meglio starsene a casa.

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