Portfolio/3: il Miur rettifica e insiste

Alle notizie di stampa che hanno recitato il de profundis del portfolio il ministero dell’istruzione ha reagito con un comunicato nel quale intende ridimensionare la portata delle due ordinanze di sospensiva emesse dal Tar del Lazio il 1° febbraio.
Contrariamente a quanto erroneamente rappresentato da organi di informazione – ha precisato il Miur – l’ordinanza infatti non ha riguardato la sospensiva del portfolio e delle relative Linee guida con modulistica allegata, ma ha trattato esclusivamente due aspetti … e non inficia sostanzialmente la validità del portfolio delle competenze e delle relative linee come previsto dalla circolare n. 84/2005 che restano, pertanto, valide e operative“.
Il ministero getta, dunque, acqua sul fuoco per contenere le reazioni dell’ambiente scolastico e ridurre il disorientamento che già serpeggia tra gli insegnanti e fa sapere di avere avviato l’esame delle ordinanze per un possibile appello immediato.
Nel comunicato, che rispecchia una nota già inviata alle scuole, il Miur invita i docenti “in ossequio all’ordinanza del Tar e in attesa della definizione del contenzioso in atto a soprassedere alla compilazione” della biografia dell’alunno che era stata compresa, in via del tutto facoltativa, all’interno del portfolio.
Per l’insegnamento della religione cattolica, “in attesa che si pervenga ad una definizione del contenzioso in corso circa la modalità di valutazione“, il Miur comunica che le scuole, per questo anno scolastico, “potranno continuare a redigere, per gli alunni che si sono avvalsi di tale insegnamento, la speciale nota prevista dall’art. 309 del Testo Unico, di cui al decreto legislativo n. 297/1994“.
Un invito che sembra voler dire che, in attesa del giudizio di merito definitivo, vanno bene entrambe le soluzioni per l’IRC: nota separata o inclusione nella scheda.