Polemiche sui ritardi nella consegna dei libri di testo

Ad oltre due settimane dall’inizio dell’anno scolastico i libri di testo mancano ancora sui banchi degli studenti di numerose scuole secondarie. Secondo l’Associazione Editori il ritardo parte dalla mancanza di direttive sui tetti di spesa da parte del ministero. Per la Cisl, invece, gli editori non sarebbero riusciti ad adattarsi agilmente alle indicazioni del Miur sugli strumenti digitali per  l’integrazione dei volumi cartacei.

A complicare le cose ci sarebbe inoltre l’ingresso di numerosi titoli nuovi, dovuto alla caduta del vincolo pluriennale di adozione dei testi da parte delle scuole, che avrebbero rallentato i processi di stampa e consegna.

I ritardi ci sono ogni anno – dice Gianluigi Dotti, responsabile del centro studi della Gilda Insegnanti – ma questa volta il problema sembra più diffuso. Anche gli studenti più diligenti sembrano faticare a trovare i testi scolastici“.

Stando a quanto dichiarano i distributori e le librerie quest’anno sarebbero diversi gli editori in ritardo sulla stampa e la consegna dei volumi. Il motivo, secondo Giorgio Palumbo, presidente del gruppo educativo di Aie (Associazione italiana editori), è da cercare al ministero dell’Istruzione: quest’anno non sarebbero stati comunicati alle scuole i tetti di spesa per l’adozione dei libri di testo. Gli istituti avrebbero quindi operato autonomamente, decidendo di “attenersi – dichiara Palumbo all’Adnkronos – ai tetti di spesa del 2012“.

Secondo l’Aie le scuole avrebbero atteso fino al rinnovo del protocollo d’intesa tra ministero e la stessa Aie, che è arrivato “intorno al 24 di giugno”, ricorda il presidente del settore educativo dell’associazione degli editori, prima di trasmettere la lista delle adozioni per l’anno scolastico 2014-2015. Ciò ha provocato “un ritardo di circa venti giorni”  nella stampa dei testi e quindi della distribuzione.

Di opinione diversa è Rosa Mongillo, segretaria nazionale Cisl scuola, che ritiene che le direttive del Miur fossero chiare: “Con il protocollo numero 2581 vengono fornite indicazioni per l’adozione dei libri, indicazioni che sono poi state ribadite con una circolare, che comunica anche una riduzione del 30% sui tetti di spesa“.

Ma il presidente del settore educativo dell’Aie contesta anche la chiarezza di queste disposizioni lamentando che non sia stato detto neanche “se le riduzioni del 10% e 30% siano al netto o al lordo dell’IVA“.