Pochi pensionamenti e molti respingimenti?

Effetti sul precariato e speranze di rimanere in servizio per i dirigenti scolastici

Dopo la pubblicazione della circolare sulle pensioni, gli interrogativi di fondo che riguardano il sistema scuola sono due: l’effetto sul turn over per il 2012 e il possibile rifiuto del trattenimento in servizio.

La prima applicazione della riforma dovrebbe comportare una consistente riduzione del numero dei pensionandi, rispetto alle previsioni e alle tendenze degli anni scorsi, con conseguente ricaduta negativa sulle disponibilità dei posti per le immissioni in ruolo.

Il problema dei precari verrebbe acuito per questo e forse anche per il prossimo anno.

Altro interrogativo riguarda il trattenimento in servizio degli over 66 (DS in particolare).

La possibilità di chiedere il trattenimento in servizio dopo i 66 anni non rappresenta più un diritto soggettivo, bensì un atto discrezionale di eventuale accettazione da parte dell’Amministrazione deciso “in base all’organizzazione, al fabbisogno professionale e alla disponibilità finanziaria”.

Sembra che molti dirigenti scolastici siano interessati a chiedere il trattenimento in servizio per altri due anni, ma le eventuali richieste potrebbero essere rigidamente filtrate, a causa della fame di posti da assicurare al concorso in atto (ne servono 2.386), e vista la riduzione di almeno 1.200 posti di DS per effetto del dimensionamento della rete scolastica.

Spetterà agli Uffici scolastici regionali decidere, tenendo conto di quanto precisa la circolare in proposito: “Deve essere considerata, con particolare attenzione, la capienza della classe di concorso, posto o profilo di appartenenza, non solo per evitare esuberi, ma anche nell’ottica di non vanificare le aspettative occupazionali del personale precario.

Per quanto riguarda l’apprezzamento delle situazioni di esubero provinciale, deve farsi riferimento non solo agli organici di diritto dell’a.s. 2011-2012, ma anche alla prevedibile evoluzione dei medesimi per l’a.s. 2012/2013.

Parimenti, per i Dirigenti scolastici le istanze di trattenimento devono essere valutate sia in relazione ad eventuali situazioni di esubero determinate dal processo di dimensionamento della rete scolastica che all’esigenza di mantenere la disponibilità dei posti per le immissioni in ruolo dei nuovi Dirigenti scolastici a seguito del superamento delle procedure concorsuali in atto. Accanto alla valutazione dell’esperienza professionale acquisita dal richiedente in specifici ambiti, è opportuno privilegiare coloro che hanno minor numero di anni di anzianità di servizio rispetto a coloro che ne abbiano almeno 35”.