PNRR su competenze STEM e linguistiche/2: almeno 6 milioni di ore in presenza. Come?

Le istruzioni operative sulle “Azioni di potenziamento delle competenze STEM e multilinguistiche” contenute nelle 19 pagine della nota ministeriale n. 132935 del 15 novembre contengono numerosi elementi da approfondire e valutare.

Tra le sei attività previste, Tuttoscuola avvia un primo approfondimento sulla fattibilità relativa ai “Percorsi di tutoraggio per l’orientamento agli studi e alle carriere STEM”, per i quali la nota fornisce questa descrizione: “si caratterizzano per la loro funzione di orientare, secondo un approccio personalizzato, le studentesse e gli studenti, ad intraprendere gli studi e le carriere professionali nelle discipline STEM, nella scelta della scuola secondaria di secondo grado, nelle scelte al termine del secondo ciclo verso la formazione professionalizzante terziaria degli ITS Academy o verso le università, nelle scelte professionali future”.

Non entriamo in questa sede nel merito del se e come queste azioni possano incidere sul modo di fare scuola e quindi determinare un cambiamento strutturale di cui possano beneficiare anche le successive leve di studenti.

Ci concentriamo invece per il momento sulla fattibilità appunto di quanto l’Unità di Missione Pnrr ha deciso che le scuole (autonome?) debbano fare.

Facciamo allora un po’ di calcoli. Innanzitutto, quanti sono gli studenti potenzialmente coinvolti? Tutti hanno diritto di partecipare: 1.533.509 studenti della secondaria di I grado e 2.631.879 nella secondaria di II grado per un totale di 4.165.388, destinatari di questi percorsi personalizzati.

La nota continua: “I percorsi possono avere una durata minima di almeno 10 ore e massima di 20 ore, sono articolati in cicli di incontri fra un formatore mentor e un gruppo di studentesse e studenti. Tali percorsi sono tenuti da un formatore mentor esperto in possesso di competenze documentate sulle discipline STEM e sull’orientamento. I percorsi si svolgono in presenza e sono erogati a piccoli gruppi, composti da almeno 3 studentesse e studenti che conseguono l’attestato finale”. 

Si parla quindi di piccoli gruppi: ipotizziamo composti da 10 studenti. Dovranno quindi essere costituiti circa 416.500 gruppi che saranno seguiti da un esercito di formatori mentor per una durata di 10/20 ore nell’anno.

Ipotizzando in media 15 ore di formazione a gruppo, si dovrebbero sviluppare complessivamente 6.247.500 ore di formazione.

Non uno scherzo. Se fosse lasciata la possibilità di farle in modalità mista (quindi anche a distanza, in sincrono e asincrono), che è ormai uno standard riconosciuto a livello internazionale nell’era post Covid e dell’intelligenza artificiale, sarebbe già complicatissimo. Ma non è così.

“I percorsi si svolgono in presenza”. La formazione in presenza presuppone un orario extrascolastico che obbligherebbe gli studenti a fermarsi a scuola nel pomeriggio, determinando in non pochi casi una serie di ostacoli per mancanza di servizi di supporto – mense, trasporti, impiego straordinario di docenti accompagnatori e collaboratori scolastici per custodia e pulizia, ricaduta sulle famiglie. E la reperibilità per l’ingaggio del numero necessario di esperti, che presuppone la loro disponibilità sul territorio, diventa proibitiva. Anche perché il formatore mentor deve essere in possesso di competenze documentate sulle discipline STEM e sull’orientamento.

La funzione di formatore mentor può essere svolta da un esperto interno all’istituto o da un esterno. Se interno, la sua prestazione dovrà essere compatibile con gli obblighi di servizio come docente.

Se esterno – ammesso che sia disponibile e accetti un compenso lordo di 79 euro/ora (coloro che sono molto qualificati difficilmente si muoveranno per quella cifra) – dovrà essere anche compensato per oneri di viaggio (benzina, taxi, etc) necessari per raggiungere la sede (così se ne andrà una bella quota delle risorse Pnrr, due terzi delle quali – ricordiamolo – sono a prestito, ovvero andranno rimborsate con gli interessi).

Auguri.

Ne parleremo in un webinar previsto mercoledì 22 novembre alle ore 16. Iscrizione gratuita a questo link: https://register.gotowebinar.com/rt/3774808571368747870
Proseguiremo le analisi nei prossimi giorni su www.tuttoscuola.com e nel prossimo numero della newsletter.

© RIPRODUZIONE RISERVATA