Piano Scuola Estate: forze e opportunità. L’esperienza dell’IC di Pelago

Si sta concludendo presso l’Istituto Comprensivo di Pelago (FI) la prima fase del piano scuola estate che vedrà la sua conclusione il 30 di giugno. La nuova esperienza, voluta dal Ministero come lotta alla povertà educativa in relazione alla pandemia, ha messo in evidenza la volontà già in essere dell’Istituto di legare la propria offerta a metodologie esperienziali. I moduli formativi prescelti, attraverso attività coinvolgenti e esperienze di scoperta sul ‘campo’, non hanno rappresentato un apprendimento di tipo ‘tradizionale’; i gruppi eterogenei hanno trovato nel ‘fare’ la loro dimensione e la loro forza.  

“Quest’anno – spiega la dirigente Elena Pierucci – i docenti, il personale ATA e gli alunni si sono trovati a vivere un’esperienza di emergenza epidemiologica che ha chiesto a tutti nuovi modelli, nuovi approcci. Il corpo docente è riuscito a trasformare le limitazioni date dai protocolli in nuove risorse e nuovi orizzonti. L’unica soluzione è apparsa mettere ancora di più gli alunni al centro dell’offerta, farli apprendere in ‘esperienza’; dove il protocollo fermava si arrivava con attività di outdoor education. Quest’anno di emergenza ha stimolato un progetto di rinnovamento radicale. Il progetto ‘Orto-giardino’, ad esempio, ha coinvolto dall’infanzia alla secondaria tutti i plessi; se fare scuola all’interno era più complesso lavorare nelle aule esterne e nelle zone orto ha dato nuova vitalità all’apprendimento, alla relazione e alla condivisione dei beni comuni.”

Il Piano estate, proposto al Collegio, è apparso come una continuazione degli approcci metodologici messi in campo nell’anno scolastico, molte sono state le adesioni dei docenti e per la prima fase sono stati più di ottanta gli alunni coinvolti.

Sono stati attivati cinque corsi con finalità diverse, accolte le esigenze formative da parte delle famiglie, si sono potenziate la creatività, le STEM, il potenziamento della lingua italiana.

I due corsi di scienze ‘A spasso nella natura’ e ‘Piccoli scienziati crescono’ hanno voluto potenziare negli alunni della primaria le competenze di scienze e sostenibilità; i corsi oltre alla qualità delle docenti formatrici hanno visto i bambini coinvolti in più uscite guidate da esperti biologi nel ricco territorio che ci circonda, alla scoperta della biodiversità.

Due sono stati i moduli di creatività e teatro. Il percorso ‘Favole in gioco’ che ha coinvolto i bambini dalla prima alla quarta primaria, ha previsto lo sviluppo del copione di una favola ‘al contrario’, la costruzione del teatrino dei burattini, i burattini stessi in cartapesta e i loro vestiti e la messa in scena finale.   

Per i ragazzi di quinta e secondaria si è attivato un modulo di lingua francese ‘Burattini in francese’ e anche per loro la costruzione e messa in scena di una storia creata in lingua. Questo è stato l’unico corso tenuto da personale esterno che in qualità di madrelingua francese ha attivato un CLIL in laboratorio artistico e L2.

Sempre per i ragazzi delle quinte e secondaria un corso di ‘Scrittura creativa’, che ha portato alla produzione di un piccolo testo, con grande soddisfazione degli scrittori in erba.

La scelta di far partecipare i ragazzi delle quinte con quelli della scuola secondaria è stata volutamente fatta per potenziare la continuità tra i due gradi di scuola e far conoscere gli ambienti che li accoglieranno il prossimo anno, guidati dai più grandi.

I moduli, di 30 ore ciascuno, hanno permesso in pieno agli alunni di entrare appieno nella proposta e apportare un carico ulteriore di esperienze e competenze necessarie in chiusura di un anno così complesso. La scuola d’estate proposta ha evidenziato grande soddisfazioni tra i docenti coinvolti e tra gli alunni.

Stiamo mettendo in cantiere i nuovi moduli per l’autunno prossimo che accoglieranno altri alunni e altre proposte formative.

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