Per quest’anno niente concorsi scuola. Lo dice il sottosegretario De Cristofaro

Sulla decisione di non effettuare concorsi Tuttoscuola aveva visto giusto. La mancata conferma nel decreto legge 22/2020 della disposizione che prevedeva di bandire concorsi scuola, presente nella bozza circolata nei giorni scorsi (il Ministero dell’istruzione può bandire i concorsi per l’assunzione di personale docente e per i quali possiede le necessarie autorizzazioni – art. 3, c.3), lascerebbe intendere che quest’anno i concorsi scuola non saranno banditi.   

La conferma della nostra interpretazione viene dal sottosegretario alla P.I., Peppe De Cristofaro che, in proposito, ha rilasciato un’intervista a “Il Manifesto”.

La situazione è inedita, dobbiamo fare un bagno di realismo: non siamo nella condizione di far svolgere i concorsi per assumere gli insegnanti. Ed è meglio non bandire concorsi che poi non si faranno. Dobbiamo immaginare da subito altre strade per immettere nella scuola nuovi docenti sin dal primo settembre.” 

Sia chiaro: le assunzioni sono irrimandabili  – prosegue il sottosegretario di Leu – L’anno scolastico 2020-21 sarà persino più delicato di questo che si sta per chiudere. I docenti dovranno farsi carico di quello che ha funzionato solo in parte nella didattica online.

Dobbiamo individuare una procedura per stabilizzare le migliaia di precari che sarebbero stati assunti con il concorso straordinario. Penso ai titoli, alle abilitazioni. Ma diciamoci subito che non siamo nelle condizioni di fare in altro modo.”

Per il prossimo settembre vi saranno comunque immissioni in ruolo dalla GAE provinciali e dalle graduatorie di merito degli ultimi concorsi, ma a causa dei nuovi concorsi scuola rimandati all’anno prossimo (quindi anche quelli straordinari della secondaria), si dovrà ricorrere a migliaia di supplenti annuali per coprire i posti vacanti, oltre a conferire, come al solito, decine di migliaia di supplenze fino al 30 giugno su posti in organico di fatto (sostegno in deroga, spezzoni di cattedra).