Per Epifani (Cgil) misura salva-precari del governo è ”fesseria colossale”

E’ probabile che si assista, in questo inizio di anno scolastico, ad un infiammarsi dei toni nelle relazioni tra governo da un lato, e e opposizione e sindacati dall’altro.

Ieri infatti il segretario nazionale del Pd Dario Franceschini e il responsabile Educazione Giuseppe Fioroni avevano definito la politica scolastica come “suicida“, “poco seria” e promotrice di ignoranza. Oggi. il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, parlando della questione dei precari nella scuola ai pensionati dello Spi della Lombardia, riuniti per la XV Festa che si tiene a Bormio, ha definito come “fesseria colossale” la misura dell’esecutivo di assegnare un sussidio di disoccupazione per i docenti precari esclusi dal servizio quest’anno.

La questione è stata posta da Epifani in questi termini: “Nella scuola ci sono centomila precari. Se ogni anno, come abbiamo proposto noi si risolvesse il problema per 20-30 mila di loro, in quattro anni, tutto sarebbe risolto. Se gli si dà una prospettiva, la gente sa anche aspettare, è ovvio che non si può risolvere tutto subito“.

Il fatto è però che “anche in questo caso non ci hanno ascoltato, e dunque solo qualcuno è stato sistemato e poi si è deciso di dare un sussidio di disoccupazione“. Epifani ha aggiunto che in questo modo “lo Stato paga delle persone per non lavorare. E’ una fesseria colossale. Come è possibile?“.

La soluzione per il segretario generale della Cgil, sarebbe stata “fare lavorare questi docenti per tenere le scuole aperte nel pomeriggio e per non far classi con più di 30 alunni“.

Come può essere – ha detto ancora – che cose che a me sembrano ovvie non lo siano per molti? Un governo serio dovrebbe dire: sì, mi sono sbagliato, adesso cambio. Ma questo governo non lo fa e fa finta di nulla“.