Pensioni: il bonus per rimanere interessa 10 mila insegnanti

Il ministero dell’Istruzione ha stimato in poco più di 11 mila docenti i possibili pensionandi del prossimo anno scolastico. Di questi, circa 7 mila se ne andrebbero per dimissioni, cioè con i requisiti attualmente richiesti di almeno 35 anni di servizio contributivo e di almeno 57 anni di età.

Gli altri andrebbero per raggiunti limiti di età e altre cause.

Oltre a questi 7 mila ce ne sono circa altri 3 mila che hanno già raggiunto quei requisiti minimi, ma restano per raggiungere i limiti massimi di età o di servizio (65 anni di età e 40 di servizio).

È proprio a questi 10 mila insegnanti e ad altri dipendenti pubblici con medesime situazioni di età e di servizio che l’emendamento alla legge delega per la riforma previdenziale si rivolge per offrire un bonus pari al 32,5% della retribuzione per non andare in pensione.

L’emendamento introdotto dal Consiglio dei ministri prevede che questa possibilità sia sottoposta alle parti sociali per la valutazione dell’impatto sui costi. Pertanto è prematuro fare previsioni definitive.

Va anche detto che la legge, per poter portare benefici agli insegnanti, deve essere approvata entro la fine del 2003, perché, in caso contrario, escluderebbe il personale scolastico dai potenziali beneficiari, almeno a decorrere dal 2004, perché il 10 gennaio scade annualmente il termine ultimo per presentare domanda di dimissioni da valere con effetto dal 1° settembre successivo.

Se infatti la legge dovesse entrare in vigore dopo quella data, per i docenti statali di bonus si potrebbe parlare solo dal settembre 2005.