Tuttoscuola: Non solo statale

Paritarie: promemoria delle associazioni cattoliche

Inutile nascondersi dietro un dito“, scrive in una nota la presidente nazionale dell’AGESC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), Maria Grazia Colombo, anche a nome delle altre organizzazioni cattoliche – FIDAE, FISM, CDO e FOE – coautrici del documento congiunto inviato al ministro Gelmini all’inizio del 2010. “Stiamo vivendo un delicato momento politico ed istituzionale, in cui sono in gioco i destini futuri del Paese. Il che vuol dire: destini delle famiglie e dei più giovani, dei cittadini di domani“.

Per questo le suddette organizzazioni, in vista dell’incontro previsto nei prossimi giorni tra l’AS.SPI (Associazione Scuole Paritarie Italiane) e il MIUR, ritengono indispensabile richiamare i punti essenziali del documento congiunto, che la presidente dell’AGESC così riassume in forma di promemoria “in forma sintetica e schematica, senza tanti giri di parole“.

-Tempi connessi all’erogazione dei fondi, per le scuole paritarie, relativi all’anno 2010 finanziati con le entrate del cosiddetto scudo fiscale.
– Modifica “rapida” del bilancio triennale dello Stato per quanto attiene il capitolo MIUR, relativo alle scuole paritarie, onde evitare gli impegnativi e faticosi recuperi dei tagli, che diversamente sarebbero riproposti nell’iter della Finanziaria 2011.
Indicazioni in merito alle iniziative che il ministero dell’Istruzione sta intraprendendo o intraprenderà, con riferimento al documento, unanimemente condiviso, predisposto dal Gruppo Parità, istituito dal ministro Gelmini nel febbraio dello scorso anno, compresi: la determinazione di inserire gli interventi economici previsti dalle leggi finanziarie statali per le scuole paritarie nelle Norme generali d’istruzione, onde assicurarne la destinazione.
-Previsione di convenzioni pluriennali (anche per la scuola dell’infanzia), nella logica di valorizzare le reti di scuola paritaria.

La nota sollecita inoltre la “previsione di ulteriori iniziative a favore dell’ampliamento dell’intervento economico dello Stato in tema di parità scolastica (cui vanno aggiunti quelli propri di Regioni e Comuni, per quanto di competenza e/o volontà politica dei predetti)“. 

Il documento, richiamando infine sinteticamente gli altri punti indicati nel documento congiunto, ricorda che “le scelte a livello regionale in tema di razionalizzazione dell’offerta formativa delle reti scolastiche, la stesura di norme e regolamenti attuativi del federalismo fiscale per le ricadute in ambito scolastico, la definizione delle problematiche (sempre scolastiche) in sede di Conferenza Stato-Regioni sono questioni determinanti per il futuro del sistema delle scuole paritarie nel nostro Paese, per le quali ci sembra opportuno ed indilazionabile un quadro di punti fermi da condividere, che trovino, poi, supporto operativo in uffici ‘dedicati’ alle scuole paritarie in ogni Direzione regionale del MIUR e nel necessario coordinamento delle Direzioni regionali a livello centrale“.

Su queste indicazioni e proposte “chiediamo una risposta concreta, non solo con dichiarazioni di intenti”, così si conclude la nota, “anche perché, ormai, le stesse parole cominciano ad essere inutili se non trovano consistenza nei fatti“.

 

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