Organico potenziato azzoppato: i posti mancanti non saranno coperti da supplenze annue

In attesa di conoscere nel dettaglio come si sono concluse le operazioni di assegnazione di sede ai docenti interessati al piano di assunzione e di verificare se e in che misura vi è stata effettivamente la paventata emigrazione coatta di massa, al Ministero dell’istruzione si stanno facendo i conti sul numero di sedi che rimarranno scoperte rispetto ai 103 mila posti previsti.

Nei giorni scorsi alcuni quotidiani avevano ipotizzato uno scoperto di 15-20 mila posti che non potranno essere assegnati, riducendo l’attuazione del piano a circa 85 mila assunzioni effettive. Il Miur non ha smentito.

Alcuni sindacati hanno quindi parlato di nuove supplenze annue per coprire circa 17-18 mila cattedre del piano straordinario che rimarranno scoperte. Ma non sarà così.

Coperti infatti con supplenze annue le cattedre rimaste vacanti per mancanza di possesso della classe di concorso richiesta e i posti di sostegno per mancanza del titolo di specializzazione, rimarranno non assegnati 5-10 mila posti dell’organico aggiuntivo per il potenziamento.

Ma quei posti, per quest’anno come prevede la legge (comma 95), non potranno essere coperti con supplenza annuale.

L’organico potenziato, soltanto per quest’anno, sarà azzoppato e le scuole – soprattutto al nord – riceveranno una quantità di posti d’organico aggiuntivo più ridotto, con il rischio che questa riduzione (mediamente del 10-15%) risulti alla fine sperequata per effetto delle domande accolte sul territorio.

Il Ministero dell’Economia sarà soddisfatto per l’inatteso risparmio di spesa. Infatti ogni mille posti dell’organico potenziato non coperti nemmeno con supplenza risparmierà 34 milioni. Se lo scoperto sarà di 10 mila, il risparmio raggiungerà i 340 milioni. Bel colpo per le casse del Tesoro! Molto meno per chi aspirava a un posto da quest’anno, almeno da supplente, e rimarrà fermo ai box.