Organici: il sindacato contro il ‘riottoso’ ministro dell’Economia

Continuano presso il ministero della Pubblica Istruzione gli incontri con i rappresentanti sindacali della scuola sugli organici.
La Cisl-scuola pubblica una sintesi dell’ultimo incontro in cui, innanzitutto, riporta – con sottaciuta soddisfazione – l’impegno del ministero della pubblica istruzione a “rendere meno onerose possibili le riduzioni previste dalla Finanziaria 2007“.
A tal fine, secondo quanto riferisce il sindacato (www.cislscuola.it), il ministero ha confermato che:
· per la modifica del rapporto alunni/classe, la riduzione dovrebbe essere di 14.162 posti e non con i 19.039, come previsto dalla relazione di accompagnamento alla legge finanziaria;
· la stimata crescita di 28.000 alunni determinerà un conseguente incremento di 2.453 posti;
· la razionalizzazione dell’organico di fatto porterà ulteriore contenimento delle risorse;
· la riduzione da conseguire in organico di diritto, pertanto, è stimata pari a 7.236 posti.
Se così fosse, sarebbe evitato, dunque, un salasso di quasi 12 mila posti di docente. Ma il tutto può trovare un limite nelle decisioni del ministero dell’Economia, al quale spetta la decisione finale in relazione agli impegni indicati nella Finanziaria 2007.
Per parte sua Francesco Scrima, segretario generale della CISL Scuola, ha ribadito che “l’applicazione di una legge finanziaria così complessa non può essere affrontata in termini ragionieristici” e ha insistito per una gestione “politica” di tutta la materia, sottolineando “la riottosità del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a comprendere i gravi problemi della scuola – sostenuta dagli ossessivi richiami al rispetto della clausola di salvaguardia“.
Le proposte dell’amministrazione, a detta di Scrima, non possono essere condizionate dalla clausola di salvaguardia. Più facile da dire che da fare, visto che è la legge che lo impone.
Un fatto è certo: nel braccio di ferro con Padoa-Schioppa Fioroni può contare sulla robusta sponda sindacale.