Organici 2005-06: quasi 3 mila posti in più che vanno soprattutto al nord

Sono esattamente 2.819 i posti di docente in organico di diritto che dal prossimo anno scolastico si vanno ad aggiungere a quelli esistenti. Finalmente un anno senza tagli di organico, anche se il risultato finale è l’effetto algebrico di incrementi dovuti agli anticipi e decrementi legati all’andamento della popolazione scolastica.
Nell’infanzia, unico settore in aumento ovunque, i posti di organico sono 900 in più, dovuti prevalentemente agli effetti degli anticipi di iscrizione: va detto che una parte dei posti era già stata anticipata nell’organico di fatto di quest’anno.
Nella primaria, a fronte di una flessione di 251 posti per decremento di iscritti, se ne registra un aumento per effetto della riforma e degli anticipi (2000 posti) con un saldo di + 1.749.
Cala l’organico della secondaria di I grado (645 posti in meno) e cresce quello della secondaria di II grado (815 posti in più). Saldo complessivo attivo, appunto, di 2.819 posti di docente.
Ma la situazione è nettamente differenziata tra nord e sud, perché negli istituti meridionali e insulari resta poco più del 10% di quei posti. Nelle scuole settentrionali vanno a finire 1.777 posti e 717 in quelle dell’area centrale.
La parte del leone la fanno gli istituti scolastici della Lombardia (483 nuovi posti di docente in organico di diritto), l’Emilia Romagna (388), il Veneto (353) e il Piemonte (340).
In situazione opposta si trovano istituti del Sud e delle Isole dove si registra, ad esempio, un calo complessivo di 103 posti nelle scuole della Sardegna, di 37 in Basilicata, 28 in Molise e 7 in Abruzzo.