Orazio Niceforo, La scuola italiana nella seconda repubblica 1994-2008, edizioni Nuova Cultura, Roma 2008, euro 14

Con uno stile asciutto e con notevole capacità di sintesi su fatti e protagonisti politico-istituzionali, Orazio Niceforo nel libro La scuola italiana nella seconda repubblica 1994-2008 traccia le linee essenziali delle politiche scolastiche nel nostro Paese negli ultimi decenni.

Certamente non mancano analisi sulle condizioni critiche della scuola italiana così come sono sempre più frequenti studi che avanzano proposte per soluzioni a mali antichi e strutturali del nostro sistema educativo, ma il vuoto che colma Niceforo è quello rappresentato dalla carenza di un’analisi più propriamente politica sia sulle decisioni sia sui metodi che i ben undici governi e sette ministri dell’istruzione succedutisi nella cosiddetta seconda Repubblica hanno messo in campo per la scuola. Ne esce un panorama non esaltante, che intreccia le questioni scolastiche con quelle più generali del governo del Paese e delle sue vicende politiche, dei rapporti tra partiti entro e fra le coalizioni, della capacità delle classi dirigenti di prefigurare e implementare le innovazioni. Senza questo impegno di interpretazione che l’autore conduce con puntualità su importanti acquisizioni legislative ma anche su “non decisioni”, su battute d’arresto, su fallimenti difficilmente si troveranno le soluzioni tecniche per il miglioramento del nostro sistema educativo e, soprattutto, sarà possibile costruire quel clima politico e sociale no partisan che le renderà concretamente realizzabili.

È proprio la lucida militanza politica, la lunga esperienza di uomo di scuola, prima come insegnante e poi come preside, la competenza scientifica maturata nelle istituzioni e in vari organismi, che spinge Niceforo a ritenere proprio le questioni di metodo e di atteggiamento complessivo dirimenti perché il nostro Paese avvii quei processi di riforma necessari per affrontare le sfide del futuro, rese più complesse dalla globalizzazione e ora dalla crisi economica e finanziaria internazionale. Quasi a tracciare una rotta e un metodo, nella parte seconda del libro dedicata agli Scenari, l’autore affronta quattro temi particolarmente attuali: obbligo di istruzione, qualità della scuola, problemi strutturali, merito degli insegnanti, corredando l’analisi con alcuni schemi e approfondimenti tratti anche da rapporti e dossier predisposti da Tuttoscuola, con il quale collabora da molti anni.

Un libro che contribuisce ad approfondire la riflessione sulla scuola per operare il cambiamento del suo destino che, come è chiaramente sostenuto dall’autore, può realizzarsi solo attraverso un ampio consenso interno ed esterno, una progettualità partecipata degli insegnanti, una complessiva strategia di rilancio.

(Alfonso Rubinacci)