Oltre 27mila docenti in pensione: rischio cattedre vuote

Stavolta il turn-over, complice l’ennesimo stop ai concorsi scuola legato al Covid-19, rischia di far partire il nuovo anno scolastico con una vera e propria esplosione di cattedre vuote, soprattutto al Nord. Per la precisione, a settembre 2021, stando ai primi dati del Ministero dell’Istruzione sulle domande di pensionamento chiuse lo scorso 7 dicembre, usciranno 27.592 docenti (ammesso che tutte le richieste vengano accolte), di cui quasi 16mila con l’anticipo targato Quota 100, a cui si sommano altre 7mila e rotte unità di personale tecnico amministrativo, educatori e insegnanti di religione, per un totale di oltre 35mila unità (all’appello mancano i dirigenti scolastici i cui termini per le domande di pensione scadono più avanti, il 28 febbraio – ogni anno, indicativamente, escono più o meno tra i 4-500 presidi).

Sui 27.592 insegnanti in uscita il prossimo 1° settembre, secondo quanto riporta il Sole24Ore, 4.754 si trovano in Lombardia. In totale al Nord andranno in pensione 12.209 insegnanti, il 44,25% del totale. Cattedre vuote o cui siederanno supplenti, soprattutto al Sud, dove si concentra oltre il 60% dei vuoti d’organico.

E se quest’anno i posti vacanti hanno generato una vera e propria emergenza, l’anno prossimo potrebbe essere addirittura peggio di questo. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sperava di poter risolvere il problema precariato nella scuola grazie ai concorsi scuola che, ben che vada, avranno comunque un effetto dimezzato.