Oggi il quizzone chiude la fase delle prove scritte

Oggi è il giorno della terza prova scritta all’esame di maturità: è il momento del “quizzone”, una “batteria” di domande multidisciplinari dai contenuti variabili e riguardanti materie affrontate durante il quinto anno, preparato direttamente da ognuna delle 13 mila commissioni esaminatrici.

A Roma questa prova speciale si svolgerà domani, perché oggi nella capitale si celebra la festa dei santi patroni, Pietro e Paolo.

I testi del “quizzone” sono stati preparati sulla base delle indicazioni contenute nel “Documento di classe” predisposto, come previsto, entro il 15 maggio dai docenti del quinto anno.

Questa particolare prova, in vigore ininterrottamente da 1999, può contenere diverse tipologie di domande, circoscritte, comunque a non più di cinque discipline.

Si va dalla trattazione sintetica di argomenti (non più di cinque), ai quesiti a risposta singola (da dieci a quindici), fino a quelli a risposta multipla (da trenta a quaranta).

Ogni commissione ha comunque l’obbligo di dedicare un breve spazio destinato all’accertamento della conoscenza della lingua o delle lingue straniere comprese nel piano di studi dell’ultimo anno.

Negli ultimi anni quasi il 50% delle commissioni ha preferito far svolgere quesiti a risposta libera, circa il 20% ha optato per le domande a tipologia mista, mentre i quesiti a scelta multipla, sono stati adottati dal 15% e altrettanti hanno scelto la trattazione sintetica di argomenti.

Il punteggio massimo scritta che i commissari possono assegnare a questa terza prova è di 15 punti, che vanno a sommarsi ai 15 punti (massimo) dello scritto di italiano e ai 15 punti (massimo) della seconda prova scritta (latino, matematica, ecc.)

Il colloquio, quest’anno, disporrà soltanto di 30 punti al massimo, invece dei 35 dello scorso anno, ma, in compenso, il punteggio massimo dei crediti scolastici, da quest’anno, è stato di 25 punti contro i 20 degli anni scorsi.