Nuovi orizzonti tecnologici: il calcolo quantistico e il super algoritmo. Effetti inimmaginabili
Gli ancora un po’ misteriosi computer quantistici, sui quali abbiamo provato a dare un’informazione sommaria in questo articolo, lavorano (come i computer normali) con gli algoritmi, cioè con serie di istruzioni sulle operazioni da svolgere, ma li utilizzano ad una velocità enormemente superiore.
Google ha annunciato nei giorni scorsi di aver creato un algoritmo per computer quantistici, denominato Quantum Echoes, che è 13.000 volte più veloce rispetto all’algoritmo classico utilizzato dai supercomputer. Ne dà notizia il supplemento tecnologico di Repubblica Italian Tech, che riporta anche le congratulazioni rivolte da Elon Musk all’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai: “L’informatica quantistica sta diventando qualcosa di rilevante”…
L’interesse di Musk è legato al fatto che l’algoritmo Quantum Echoes potrebbe facilitare la misurazione della struttura molecolare, portando all’identificazione di nuovi tipi di materiali, utilizzabili nella produzione industriale più avanzata (razzi, satelliti, magari anche autoveicoli…). Gli ingegneri di Google, si legge nel servizio di Repubblica, sperano anche di poter usare l’algoritmo per creare nuovi set di dati, da utilizzare in settori come le scienze della vita, dove mancano dati di qualità sufficienti per addestrare modelli di Intelligenza Artificiale, che potrebbero servire anche per la produzione di nuovi farmaci e nell’ingegneria biorobotica. L’importanza del nuovo algoritmo Quantum Echoes è sottolineata dal fatto che i dettagli del suo funzionamento siano stati pubblicati dalla autorevole rivista scientifica Nature.
Se c’è entusiasmo, affiorano però anche preoccupazioni per le conseguenze etiche, politiche e sociali di queste innovazioni. L’OCSE ha invitato i decisori politici a prepararsi per tempo a gestire tali conseguenza predisponendo una apposita guida per i policy makers, leggibile qui in inglese.
“Sebbene molte applicazioni siano ancora nelle fasi iniziali”, avverte l’Organizzazione, “le implicazioni politiche sono vaste e richiedono ai governi di prepararsi sia alle opportunità che ai rischi che i progressi quantistici comportano”; i politici, in particolare, hanno “un ruolo cruciale da svolgere nel promuovere l’innovazione e nello sviluppare approcci alla governance che garantiscano che i benefici delle tecnologie quantistiche siano ampiamente condivisi”.
Tra i rischi più significativi vengono indicati quelli che riguardano la sicurezza digitale e la privacy, perché i computer quantistici potrebbero violare i sistemi crittografici attualmente utilizzati, rivelando dati finanziari e sensibili, nonché infrastrutture critiche.
I governi vengono anche sollecitati ad adeguare i programmi educativi al fine di formare figure professionali preparate a gestire queste nuove tecnologie informatiche, figure delle quali, nei prossimi anni, si prevede che il mercato del lavoro farà una richiesta crescente.
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