
Nuove Indicazioni Nazionali: in attesa del testo del parere del CSPI, arrivano le critiche di FLC Cgil e UIL Scuola

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) si è riunito in seduta plenaria oggi, 27 giugno, per esprimere il prescritto parere sul Regolamento relativo alle “Indicazioni nazionali della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”. Un passaggio chiave del processo di revisione dei documenti di indirizzo per il curricolo, che però non ha portato a un parere pienamente favorevole o contrario. Stando alle prime informazioni, il CSPI non avrebbe espresso una posizione univoca sul testo nel suo complesso, ma si sarebbe limitato ad accompagnare l’esame del Regolamento con una serie di osservazioni articolate, trasmesse al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il parere, dunque, riguarda il Regolamento, e non direttamente il testo delle nuove Indicazioni, su cui però, nel dibattito pubblico, si concentrano riflessioni e critiche.
In attesa del testo definitivo del parere, i sindacati FLC CGIL e UIL Scuola Rua hanno diffuso due comunicati molto critici nei confronti dell’impianto delle nuove Indicazioni 2025.
FLC CGIL: “Documento irricevibile, si stravolge la scuola democratica”
Nel suo comunicato, la FLC CGIL sottolinea che, pur avendo partecipato alla discussione in CSPI, la propria delegazione ha confermato il parere contrario, ritenendo che le modifiche apportate non abbiano risolto le criticità già evidenziate in fase di audizione. Secondo il sindacato, il testo delle nuove Indicazioni delinea un modello di scuola autoritaria e trasmissiva, in contrasto con la tradizione della pedagogia democratica. Le critiche riguardano anche:
– l’ingerenza nei curricoli e nella libertà di insegnamento;
– il ridimensionamento della progettualità didattica e della funzione docente;
– una visione gerarchica e prescrittiva della libertà;
– l’uso del concetto di “talento” in una chiave ritenuta elitaria;
– la prospettiva storica eurocentrica e ideologica;
– l’approccio assimilazionista nei confronti degli alunni migranti;
– una visione binaria e non inclusiva dell’educazione alle relazioni;
– la rottura tra scuola dell’infanzia e primo ciclo, che rischia di compromettere l’unitarietà del curricolo verticale.
UIL Scuola Rua: “Impianto ideologico e poco aderente alla realtà”
Anche la UIL Scuola Rua ha espresso parere negativo. La componente presente in CSPI si è espressa in coerenza con le decisioni dell’esecutivo nazionale del sindacato. Nel comunicato diffuso, si legge che il nuovo impianto delle Indicazioni presenta un carattere ideologico e parziale, frutto di un’impostazione verticistica e distante dalle reali esigenze delle scuole.
La UIL evidenzia la mancanza di:
– un coinvolgimento strutturato della comunità scolastica;
– attenzione alle sfide educative contemporanee (digitale, AI, sostenibilità);
– un metodo di lavoro partecipativo.
Anche in questo caso, il sindacato denuncia una visione paternalistica e diffidente verso la libertà educativa, con un impianto culturale che, secondo il sindacato, ridimensiona il ruolo del docente e ostacola l’innovazione didattica. La richiesta della UIL è chiara: riaprire un confronto reale e trasparente, promuovendo anche iniziative pubbliche di approfondimento.
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