Nuova formazione docenti al via. Sulla carta

Il 15 febbraio 2011 è entrato in vigore il nuovo regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti, che come noto (e a differenza di quanto stabilito in un primo momento) non si occupa in alcun modo del reclutamento.

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e quella primaria non ci sono scostamenti radicali dal precedente percorso quadriennale abilitante, che ha continuato a funzionare in questi anni e che diventa ora quinquennale con tirocinio a partire dal secondo anno.

Le novità erano attese soprattutto per la scuola secondaria, di primo e secondo grado, perché da tre anni, dopo la soppressione delle SSIS, ai neolaureati non è stato offerto alcun canale alternativo per l’abilitazione (tanto che alcuni sono andati a cercarsela all’estero…). Ad essi il regolamento dà ora la possibilità di accedere direttamente all’anno di TFA (Tirocinio Formativo Attivo), mentre in futuro potranno iscriversi ad esso solo i laureati provenienti dalle nuove lauree magistrali, mirate alla formazione degli insegnanti.

Da notare che il regolamento stabilisce le lauree magistrali solo per gli aspiranti insegnanti della scuola secondaria di primo grado, i cui piani di studio sono stati solo lievemente modificati, mentre non altrettanto ha potuto fare per la scuola secondaria superiore: la Corte dei Conti ha chiesto infatti che vengano stabilite con un ulteriore regolamento le classi di abilitazione afferenti agli insegnamenti inseriti nei piani di studio dei nuovi licei, istituti tecnici e professionali.

Serve dunque altro tempo, e diversi altri decreti ministeriali riguardanti i criteri di reclutamento dei tutor coordinatori e didattici, l’accreditamento delle scuole che si candidano a ospitare i TFA, la programmazione e distribuzione sul territorio dei TFA e altro ancora.

Tutto ciò considerato, è comprensibile lo scetticismo che accompagna i tentativi, in atto in molte università, di organizzarsi in tempo per l’anno accademico 2011-2012. E sul versante delle scuole si pone il non facile problema di come selezionare, formare e anche compensare i tutor, ai quali sarà affidato un lavoro aggiuntivo ad elevata professionalità. Per ora, insomma, la nuova formazione iniziale dei docenti resta sulla carta, mentre si pone con drammatica urgenza l’attivazione delle procedure concorsuali, tenendo conto che già molte graduatorie permanenti del personale docente (117) risultano esaurite o in via di esaurimento (6,8% del totale).