No ai libri di testo on line

Non ci saranno libri di testo on line per effetto della legge Finanziaria come aveva inizialmente previsto il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri.

La previsione è stata cancellata, insieme ad altre 16, dal presidente della Camera Casini.

Se il Governo vorrà procedere in questa scelta dei libri di testo on line dovrà procedere con legge ordinaria.

Hanno così avuto partita vinta gli editori (AIE) che si erano direttamente rivolti al presidente Berlusconi, denunciando il rischio di una grave crisi del settore dell’editoria scolastica con effetti anche sull’occupazione. Crisi che comunque, secondo gli stessi editori, non avrebbe avuto il riscontro di un vantaggio per le famiglie, costrette a stamparsi i fascicoli dei testi on line.

Viene dunque accantonata una soluzione un po’ avveniristica che, a quanto sembra, era stata caldeggiata da alcuni alti funzionari del Miur e che aveva favorevolmente colpito lo stesso ministro Moratti.

Niente portatili a scuola, dunque. Si continua con i libri tradizionali su supporto cartaceo (come si usa dire oggi). Un’occasione mancata?