Nigi (Snals): Intramoenia per i professori

La scuola come risorsa e non come costo, come infrastruttura e non come servizio. E ancora, se non soprattutto, lavoro intramoenia per i docenti, quindi non solo per i medici: insomma, la possibilità di svolgere questo tipo di attività dovrebbe essere prevista anche per i prof: in maniera trasparente, per piccoli gruppi di allievi, ovviamente non appartenenti alle classi assegnate a questi insegnanti.

Eccola la proposta a sorpresa lanciata dal segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, durante il convegno “La centralità di una scuola seria. Più istruzione per la formazione e il lavoro”, organizzato oggi dallo stesso sindacato a Montecitorio.

“Occorre modificare l’assetto e l’articolazione del tempo scuola e del tempo di apertura delle scuole”,  ha affermato Nigi per il quale “la più estesa utilizzazione degli spazi scolastici potrebbe servire anche per il recupero e il rafforzamento degli apprendimenti curricolari e delle competenze”. Queste attività potrebbero essere svolte – ha dichiarato  il leader sindacale – “dai docenti delle scuole statali con oneri a carico delle famiglie, prevedendo forme di defiscalizzazione”.

Nigi ha affrontato pure il tema dell’alternanza scuola-lavoro che – ha evidenziato – “va collocata prevalentemente nei tempi al di fuori di quelli curricolari e nei periodi estivi, non può essere occasione ne’ di addestramento ne’ di sfruttamento ne’ una riduzione dell’orario di materie curricolari ne’ un cambiamento della funzione docente”. Le 400 ore negli istituti tecnici e professionali e le 200 ore nei licei devono, invece, conservare “la loro natura di strategia per incrementare le capacità di orientamento dei ragazzi e le opportunità di lavoro”. E questa strategia, ad avviso di Nigi, non si può esaurire con la scuola superiore. “L’alternanza – ha sostenuto – ha forse ancora più importanza dopo i percorsi scolastici e dovrebbe essere introdotta in modo più strutturato in tutti i corsi accademici e in modo più intenso di quanto previsto già ora in alcuni”.

Sulla questione dell’alternanza scuola-lavoro si è soffermata, nel suo discorso, anche Silvia Costa, pronunciando apprezzamento per l’impulso dato dall’esecutivo a questo tassello del percorso scolastico (AUDIO). La presidente della commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo ha inoltre sottolineato come “la sfida più alta di oggi sia quella di come ripensare il modello educativo di fronte a novità importanti come la forte presenza di migranti e dunque la necessità di una scuola inclusiva”.