Niente supplenze per il 1° giorno di assenza: 2.500 scuole dell’infanzia a rischio

Dal prossimo anno scolastico molte scuole statali dell’infanzia rischiano di interrompere per un giorno il servizio, nel caso in cui si assenti il docente titolare.

È l’effetto della legge di stabilità 2015 che prevede dal prossimo anno scolastico la non sostituzione con supplente per il primo giorno di assenza.

 “Ferme restando la tutela e la garanzia dell’offerta formativa, a decorrere dal 1º settembre 2015, i dirigenti scolastici non possono conferire supplenze brevi di cui al primo periodo del comma 78 dell’articolo 1 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, al personale docente per il primo giorno di assenza”.

Nella scuola dell’infanzia, a differenza degli altri ordini di scuola, il Ddl sulla Buona Scuola ha previsto che non potranno esservi docenti a disposizione per la sostituzione dei colleghi assenti, perché l’organico aggiuntivo di questo settore è stato escluso dalla stabilizzazione dei docenti delle GAE in attesa della riforma 0-6 anni che verrà (non presto).

Niente docenti a disposizione e nessuna chiamata di supplente per il primo giorno: una situazione a rischio segnalata da diversi insegnanti nel corso del convegno sull’infanzia promosso dalla Cgil-scuola a Roma venerdì scorso.

Il problema riguarda le scuole dell’infanzia con una sola sezione (classe).

Sono 2.561 le scuole a sezione unica con due insegnanti che si avvicendano (una al mattino e l’altra da mezzogiorno alla chiusura) per coprire l’intera giornata di funzionamento.

L’assenza di una di loro provocherebbe l’interruzione del servizio o la drastica riduzione del funzionamento della sezione per mancanza del sostituto come è sempre avvenuto fino ad oggi.

Di queste 2.561 monosezioni ve ne sono 247 che funzionano a orario ridotto con un solo insegnante al mattino, la cui assenza provocherebbe la chiusura immediata della scuola.

La correzione per l’infanzia non può che venire in sede di approvazione del ddl sulla Buona Scuola.

Se ne terrà conto?

Poco più della metà delle monosezioni si trova nelle regioni del Mezzogiorno, di cui tre quarti a orario ridotto con un solo insegnante (http://www.tuttoscuola.com/ts_news_687-1.doc ).