
Mobility manager a scuola? Cirillo (Uil Scuola): ‘Idea bizzarra che non risolve i problemi’

Il decreto sostegni bis assegna risorse per le scuole che abbiano nominato entro la fine dell’estate il proprio mobility manager e disposto il piano di spostamento casa-lavoro del personale scolastico e per gli studenti. “Per questa finalità vengono stanziati 15 milioni di euro – osserva Rosa Cirillo, responsabile del Dipartimento della Dirigenza Scolastica della Uil Scuola – divisi per 8 mila scuole circa assegnerebbero meno di 2mila euro a scuola per la nomina una figura, dai connotati professionali ancor tutti da definire in ambito scolastico e che prefigura anche una invasione di campo nell’ambito della scuola dell’autonomia. La cifra è inappropriata ma il punto è che le scuole hanno bisogno d’altro. Affermiamo da tempo che per la scuola occorre un progetto culturale unitario e solidale da anteporre a tanti frammenti, incollati a caso”.
“Non vogliamo immaginare l’avvio di un nuovo anno scolastico con le stesse fragilità strutturali, con le stesse trappole burocratiche e amministrative, di quello che si sta chiudendo. Un anno che troppo spesso ha visto i dirigenti scolastici dover operare e decidere in solitudine. Spazi sicuri ed accoglienti, classi a misura di studente, cattedre di ruolo, organici triennali, definiti già a settembre: questo abbiamo chiesto al Ministro Bianchi – sottolinea Cirillo – che al primo settembre la scuola sia pronta a partire con tutto il personale al suo posto, senza buchi, con organici definiti e completi. Abbiamo ribadito la necessità che ogni scuola abbia, nella sua dimensione autonoma definita, un dirigente scolastico e un DSGA piuttosto che fantomatici middle manager”.
“La sicurezza dei luoghi di lavoro e delle nostre scuole è tema che ci preme moltissimo, che ci preoccupa e che andrebbe affrontato con urgenza per evitare tragici incidenti. Abbiamo chiesto al Ministro di dividere le competenze derivanti da sovrapposizioni di responsabilità in materia di sicurezza negli ambienti scolastici: bisogna distinguere le responsabilità strutturali (in capo agli enti locali) da quelle gestionali. Sono questi i temi per i quali chiediamo soluzioni. Problemi che – conclude Cirillo – sicuramente non saranno risolti dall’arrivo del mobility manager. Servono interventi non soluzioni bizzarre che fanno più pensare ad una politica alla ricerca di consenso elettorale piuttosto che a risolvere i problemi complessivi”.
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via